mercoledì 29 giugno 2022

 Ho la felicità troppo esile

per farla gestire dagli altri, 

è troppo sensibile 

per il tatto di mani che non sono mie


ho la felicità che corre veloce, è di passo svelto

ma ha gambe magre

grissini di pane sul banchetto della terra,

basta uno scontro, un contrasto

per zoppicare i tragitti restanti,

non posso affidarla ad altri


inciampa nelle oggettistiche del mondo,

si lascia sbranare da chiunque

si offre in pasto al primo famelico 

senza badarsi troppo,

devo nutrirla io, altrimenti 

fosse per lei 

sarebbe già morta per colpa della fame di tutti


sono fatto di fortissime

felicità istantanee 

felicità fulminee 

rapide 

veloci 

ma capaci solo di stare al passo mio,

non posso assegnarla a un altro,

morirebbe subito

senza la mia responsabilità 


ho la felicità troppo delicata

per affidarla agli altri,

devo pensarci io a lei,

devo prendermene cura 

solo io so l'orario dei suoi pasti

il punto di vista preferito del mare 

dove accarezzare 

e dove proteggere 


gli altri possono giocarci 

possono felicitarsi insieme 

possono mettersi accanto a lei 

possono ispirarsi

possono viverla a pieno

ma non possono toccarla,

non possono intristirla. 


[gio evan]🌍


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