domenica 3 settembre 2023

 



Sospingimi, lanciami

da te, dalle tue guance,

come da isole di corallo,

a navigare, ad andare lontano

per cercarti, a cercare

fuori di te ciò che possiedi,

ciò che non mi vuoi dare.


Per rimanere sola,

inventami foreste vergini

con alberi di metallo

e giaietto; io le raggiungerò

e vedrò che non erano altro

che collane che tu pensavi.

Invitami a splendori

e sfolgorii, in lontananza,

neri, bianchi, con sorriso

d’infanzia. Li cercherò.

Camminerò per giorni e giorni,

e poi arrivando là dove sono,

scoprirò i tuoi sorrisi

larghi, i tuoi sguardi chiari.

Era questo

che là, lontano,

vedevo luccicare.

Da tanto e tanto viaggiare

non sperare mai che ti porti

altri mondi o primavere

che quelle che tu difendi

contro di me. Inutile

questo andare e venire fra i secoli,

i sogni, le miniere.

Da te io muovo sempre, sempre

devo tornare a te.


Ti dedico questa poesia perché meriti davvero tanta dolcezza anima bella.


C.R.

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