giovedì 26 dicembre 2013

Plasencis


                                

 Se vorrai entrare nella chiesa di Plasencis, in punta di piedi, per non violare il quieto volteggiare degli Angeli, i quali, stan placidamente qui, ad adorare...
Se vorrai, potrai contemplare il passato respiro di Anime Belle che qui, con fervore han pregato.
Se durante la preghiera, nelle celebrazioni mattutine, alzerai lo sguardo verso le alte vetrate,vedrai  l'arcobaleno far capolino;
viene con i suoi colori, senza far rumore, viene a spargere la sua polvere di stelle, sopra gli altari e sui candidi dipinti, lasciando una delicata e soffusa Luce...di Speranza.
In fondo alla navata, tra gli ultimi banchi,  potrai notare un anziano signore, tra un sorriso giocondo ed una malinconica lacrima, egli si rivede bambino e ripensa, a  quei giorni, quando anche lui faceva il chierichetto con aria da furbetto.
Tra i primi banchi c'è una nonna, lei, snocciola ricordi di figli e nipoti che, con fede, in questo luogo sacro ha accompagnato e qui, un lontano dì, un gran uomo ha sposato!
I ragazzi, buoni nel cuore e gioiosi nella mente, son ora, la nuova semente.
Ci son poi le fanciulle di ieri, che a Nostro Signore, han portato la farina degli anni migliori; han deposto ai piedi dell'altare: fiori e fioretti e ora, che le radici son robuste, le gemme in Paradiso un dì,lì, troveranno, innaffiate con sorrisi, salmi e canti...
Prima di tornare a casa, dopo la S.Messa, qualcosa ci trattiene a conversare, cosa mai sarà? 
Forse l'antico pozzo oramai in disuso e dimenticato?
Quante donne son qui venute ad attingere l'acqua per la famiglia e, son poi, entrate a dissetare la sete di Dio?.
Molte mamme qui han pregato per i  loro amati figli, lontani al fronte, così le figlie han pianto per i devoti padri. 
Mogli e fidanzate  han sospirato per i loro uomini lontani, portando acqua amara al pozzo!
C'è poi il rigoglioso tiglio,  domina l' incrocio, esso, custodisce tanti segreti...  
son ben celati tra i cerchi del suo antico tronco, segreti che condivide solamente con il solenne e maestoso campanile che dall'alto domina l'estesa, verdeggiante, rubiconda pianura di Plasencis.
Ah, la Chiesa, il Tiglio e il Pozzo  hanno tante storie da raccontare, ma solo a coloro 
che vogliono ascoltare...

                    Brunetta 2013


martedì 24 dicembre 2013

PERCHE' SONO NATO, DICE DIO....




Sono nato nudo, dice Dio,
perchè tu sappia spogliarti di te stesso.
Sono nato povero, perchè tu possa
considerarmi l'unica richezza.
Sono nato in una stalla perchè tu impari
a santificare ogni ambiente.
Sono nato debole, dice Dio,
perchè tu non abbia mai paura di me.
Sono nato per amore,
perchè tu non dubiti mai del mio Amore.
Sono nato di notte,
perchè tu creda che posso illuminare
qualsiasi realtà.
Sono nato persona, dice Dio,
perchè tu non abbia mai a vergognarti
di essere te stesso.
Sono nato uomo,
perchè tu possa essere “ dio”.
Sono nato perseguitato,
perchè tu sappia accettare le difficoltà.
Sono nato nella semplicità ,
perchè tu smetta di essere complicato.
Sono nato nella tua vita, dice Dio,
per portare tutti alla casa del Padre.
                Lambert Noben
------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Auguri,Buon Natale 2013 da Brunetta!

------------------------------------------------------------------------------------------------------------

sabato 21 dicembre 2013

Nadàl l' è ca



Tal fen e ta la pae 'l è nàt il Redentòr
al duàr e cence mae, te stale al è calòr.
Nadàl, Nadàl, Nadàl 'l è ca. (bis)

Un mus e un nemàl lu scjàldin lì tal miez,
a' scjàldin la Madone a scjàldin' Sant Josef.
Nadàl, Nadàl, Nadàl 'l è ca. (bis)

Tal cìl la biele stele e fàs un grant lusòr,
anìn, anìn di lene a viodi il Salvadòr.
Nadàl, Nadàl, Nadàl 'l è ca. (bis)

Al è ninìn te grepie, al è ninìn d'amòr,
ma ancje s'al è puar, lu clàmin il Signòr.
Nadàl, Nadàl, Nadàl 'l è ca. (bis)

Musica e testo: Davide Liani

Canto: PDF

giovedì 19 dicembre 2013

L'ARCOBALENO (Al Canto del Cucù!)



Al mondo noi venimmo con trilli ad allietar
la mamma nostra cara e pure il papà!
Cu-cù! Cu-cù! Il nostro grande amor
son questi trilli e strilli e non finisce qui!

Bimbetti impertinenti crescemmo nell'amor
di mamma nostra cara e pure di papà!
Un-duè, un-duè, tre, quattro, cinque, sei,
così incominciammo i numeri a contar!

Le marachelle a iosa destarono stupor
di mamma nostra cara e pure di papà!
Ohi-bò! Ohi-bò! Cosa di nuovo c'è?
Le tenere bugie ridette a gogò!

La voglia di baciare la gelosia sortì
di mamma nostra cara e pure di papà!
Ba-ci! Ba-ci! Al sogno dell'amor
nell'estasi sentire il palpito del cuor!

L'intesa fu ben presto sancita con un “Si!”
di mamma nostra cara e pure di papà!
Sì-Sì! Sì-Sì! Facemmo sì l'amor
per dar nuovo respiro qual frutto dell'union!

La nuova vita sorta lo spazio occupò
così chiamammo nonni la mamma e papà!
Non-nì! Non-ni! L'effetto dell'amor
or fa ruotare il mondo attorno ai nostri cuor!

Finalino

Cu-cù! Un-duè! Ohi-bò! Ba-ci!
Si! Sì! Non-nì!
L'effetto dell'amor or far ruotare il mondo
(adagio e scandito)
attorno ai nostri cuor!
Testo e canto di PDF



domenica 1 dicembre 2013

La lettera...

Lo sguardo assente, lontano...
sbiadito dal tempo, rassegnato;
il respiro tenue d'una  fiamma, bagliore d'antica bellezza.
Nei suoi giorni  bui, fatti di parole ripetute a memoria,
una lettera viaggia nella mente, memore di ferita d'onore...
cicatrice del cuore....dall'unico, grande,suo Amore.
Un' amore Vigliacco che mai le rispose!
                                                                                                Brunetta, 22 .11.2013.