giovedì 27 novembre 2014

Conoscenza...

IL cuore custodisce nel silenzio i segreti dei giorni e delle notti, ...




SULLA CONOSCENZA E un uomo disse: Parlaci della Conoscenza. E lui rispose dicendo: Il vostro cuore conosce nel silenzio i segreti dei giorni e delle notti. Ma il vostro orecchio è assetato dal rumore di quanto il cuore conosce. Vorreste esprimere ciò che avete sempre pensato. Vorreste toccare con mano il corpo nudo dei vostri sogni. Ed è bene che sappiate: La fonte nascosta della vostra anima dovrà necessariamente effondersi e fluire mormorando verso il mare; E il tesoro della vostra infinita profondità si mostrerà ai vostri occhi; Ma non con la bilancia valuterete questo sconosciuto tesoro; E non scandaglierete con asta o sonda le profondità della vostra conoscenza. Poiché l'essere è un mare sconfinato e incommensurabile. Non dite: "Ho trovato la verità", ma piuttosto, "Ho trovato una verità". Non dite: "Ho trovato il sentiero dell'anima", ma piuttosto, "Ho incontrato l'anima in cammino sul mio sentiero". Poiché l'anima cammina su tutti i sentieri. L'anima non procede in linea retta, e neppure cresce come una canna. L'anima si schiude, come un fiore di loto dagli innumerevoli petali.







martedì 18 novembre 2014

Ci sono momenti in cui smetto di scrivere

Ci sono dei momenti in cui smetto di scrivere,
si tratta di quei pezzi di vita in cui bisogna vivere,
vivere e basta.
Mangiare attimi, assimilarli e formare con essi energia dell’esistenza.

[...] Essere Padre, che magnifica esperienza!
Una mamma ha un legame di natura a suo vantaggio, ha nove mesi a disposizione per essere UNO insieme al suo bambino, per conoscersi, sincronizzare battiti e umori.
Un Padre invece ha una voce, una carezza, una speranza… elementi tutti separati al inizio da un velo, uno strato, una piccola distanza.

Un padre nel rapporto con suo figlio ha da ridurre lo spazio e da costruire piano piano un ponte, fra sé e la piccola nuova vita, come facevano le nonne ferro e lana, maglia dopo maglia, la tela della fiducia, del rispetto, dell’amore reciproco.

La responsabilità di quel piccolo esserino è pesante ma sul piatto della bilancia nulla batte quell’ immensa gioia di un primo sorriso, dello sguardo felice, dell’innocenza di un figlio, tra le nostre braccia. [...] e allora in questi momenti non scrivo, ma vivo, vivo, vivo tutta l’emozione che c’è!

Ci sono dei momenti in cui non devi pensare al tempo che passa, ma solo immagazzinare nella mente i momenti più belli, quelli che non ritornano più.

Anton Vanligt

venerdì 7 novembre 2014

18 Agosto '99.





S'è aperta la breccia della follia
e ho fatto un gran falò
di tutta la mia vita.
Ma stò giocando o faccio sul serio?
Certo che se è un gioco,
ora si va sul pesante:
sono a tal punto che l'andare avanti
spande sofferenza
e il tornare indietro
ancor di più.







Castelmote M.M.

sabato 1 novembre 2014

P.David Maria Turoldo.

SE GRAZIA AVRAI

E quando verrà (forse angelo
a sorprenderti in sonno
o ladro che scavalchi
la ringhiera, o amica
invocata, o nemica che giunga
nell'attimo di una gioia rara
attesa per tutta una vita)
tu le dirai: Eccomi!
Andrai in silenzio tendendo le mani
quasi colpevole d'avere
vissuto.
Allora se grazia avrai di sorridere
tutto sarà perdonato.
E tu e Dio riderete insieme
delle occasioni perdute,
del grande piangere
sul guanciale la notte,
o sulla pietra d'altare al mattino
nell'offerta della tua fragilità
sempre più greve.
(Quanto, Signore, sperai di finire
per non offenderti ancora
e quanto desiderai di vivere
illuso di renderti più gloria!)
E insieme mi trascinavo lassù
l'insopportabile pena d'un amico,
l'impossibilità di credere
per altri, o il peccato inevitabile.*
Ora impietriva mani e voci il dolore
di vocazioni infrante; e la bufera
che d'improvviso seminava sterminio:
i lupi hanno divorato gli agnelli,
i figli estirpati dal seno
alle madri e tu la torre
assediata a ferro e fuoco,
che non doveva cedere.
Ora ti murava la certezza
d'essere preda al sospetto
più amaro,
e difesa non v'era;
ora la tua impossibilità d'amare
così gratuitamente; e ancora
il potere e la gloria e il peso
della terra. Se grazia dunque
soltanto avrai d'un sorriso,
i ricordi pioveranno in nuvola
distesa da un leggero vento,
e angeli ti vestiranno a nuovo.
E tu, Madre, finalmente riavrai
il fanciullo mai cresciuto per te;
e torneremo come allora per i campi,
io correndo per esserti accanto
e tu dicendomi: ecco,
ora non ti farai più male.

* «Il giusto pecca sette volte il giorno» (cioè molte volte come intende l'espressione semitica).

                                       (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988” – pag. 323)