mercoledì 28 febbraio 2024

Ritrovarsi per leggersi negli occhi

 



Bisognerebbe tornare ad incontrarsi in un bar, in un cinema o per strada, non in una chat, e ricordarsi che le amicizie si coltivano, non si richiedono; le relazioni, poi, vanno protette, non “pubblicate”, le persone amate, non “seguite”; e la vita bisognerebbe tornare a viverla, non a fotografarla.

martedì 27 febbraio 2024

Quaresima

 




Vieni Signore Gesù, cerca il tuo servo, cerca la tua pecora stanca. Lascia andare le tue novantanove pecore e vieni a cercare la sola pecora che ha errato. Vieni senza cani, vieni senza il servo mercenario. Già da tempo aspetto la tua venuta. Vieni non con la verga, ma con spirito di amore. Vieni da me, che sono tormentato dall’attacco di lupi pericolosi. Vieni da me, che sono stato scacciato dal paradiso e le cui piaghe sono penetrate dai veleni del serpente. Il lupo notturno mi ha allontanato dai tuoi ovili. Cercami, poiché io ti cerco, cercami, trovami, prendimi, portami. Non ti infastidisce un peso che ti ispira pietà. Vieni dunque, Signore, poiché anche se ho errato, tuttavia, non ho dimenticato i tuoi comandamenti, e conservo la speranza della medicina. Vieni, Signore, perché tu solo sei in grado di far tornare indietro la pecora errante. Vieni ad attuare la salvezza sulla terra, la gioia nel cielo. Portami sulla croce che da la salvezza agli erranti, nella quale vivranno tutti quelli che muoiono.


(Sant’Ambrogio)

domenica 25 febbraio 2024

Ragazzi di ieri

 



1970, LICEO SCIENTIFICO BENEDETTI (VENEZIA)


   LE MIE BOTTE DALLA POLIZIA.


Ricordo quel giorno in cui presi qualche schiaffo nel 1970, da un poliziotto appena più grande di me, che avevo soltanto 14 anni.


 Altri compagni, subirono qualche manganellata, alcuni un calcio nel culetto. Vidi rosso, forse sangue, forse bandiere.


Avevamo occupato una scuola prestigiosa e procurato alcuni danni, avevamo perso e fatto perdere giorni e giorni di lezione.


Credevamo di saperne più degli insegnanti che, in quegli anni, erano i più preparati del pianeta Terra. 


Credevamo che il governo italiano fosse il più dittatoriale e più corrotto del mondo, ma non era così.


Pensavamo che la felicità stesse nella gloriosa Unione Sovietica o nella fantastica Cina del grande Mao Tse Tung ma, purtroppo, i fatti ci smentirono e ci smentiranno sempre.


 Sputavamo sul piatto del benessere crescente, dei diritti civili e della Democrazia, dove si mangiava di gusto, come non mai prima, pensando che tutto ci fosse dovuto.

Se non ci avessero cacciati dalla scuola, l'occupazione sarebbe durata per mesi.


Gli studenti fermati in malo modo a Pisa, si stavano dirigendo alla Sinagoga e tremo all'idea di pensare cosa avrebbero potuto fare, forse quello che alcuni fecero negli anni trenta del secolo scorso.


La polizia non deve manganellare i giovani. 


Forse potrebbe dare qualche schiaffo a certi genitori o a certi insegnanti odierni, che non spiegano ai giovani che le colpe non sono tutte del nostro Occidente e delle nostre Democrazie, ma di qualcuno di molto pericoloso per il mondo, come un certo naziintegralismo.


Io ringrazierò sempre quel poliziotto appena più grande di me.


 Di schiaffi ne avrei meritati di più.


Pier Angelo Piccolo 

Oh, bambina







 ... oh bambina che sei dentro di me senza una casa.

Bambina che vedi crescere una donna senza un amore. 

Bambina che divarichi le mani e i seni.

Bambina che non hai religione. 

La donna poeta che ti custodisce è gravida dei tuoi molti capelli e non ti ha mai partorita neanche nel suo sogno ...


Alda 

.

venerdì 23 febbraio 2024






 “Come in natura, 

lascia che la vita fluisca, 

che ti attraversi. 

Fatti trasportare, 

non opporre resistenza. 

Come l’acqua 

si adegua al suo contenitore, 

così adeguati al flusso 

della vita.

La vita è cambiamento 

e il cambiamento è come il mare: 

può essere quieto 

oppure in tempesta. 

L’importante è 

attraversarlõ. 

Fluire è essenziale 

per proseguire.


SERENA GIORNATA ANIME  ❤️ 

~ Corrado Debiasi ~

Tratto dal libro: “ℐ𝓁 𝓂ℴ𝓃𝒶𝒸ℴ 𝒸𝒽ℯ 𝒶𝓂𝒶𝓋𝒶 𝒾 ℊ𝒶𝓉𝓉𝒾 “

É qui

 




L’amore non è qualcosa che cerchi.

L’amore non è qualcosa che aspetti.

L’amore non arriverà “un giorno”.

L’amore non arriverà a cavallo.

Non puoi manipolare qualcuno per avere il suo amore.

Non puoi manipolare nemmeno te stesso.

Se puoi vincere l’amore, allora non è affidabile.

Se puoi perderlo, non è vero amore.

L’amore è quì, nè perduto nè ritrovato.

Quì.

Più disperatamente lo cerchi

più comunichi all’Universo

che non lo meriti.

Il tuo lavoro non è cercare amore

ma è essere amore,

sapere che esso è la tua essenza.

Sentilo che riempie il tuo vero essere,

ascoltalo entrare mentre ispiri  

e quando ti attraversa mentre espiri.

Interrompi la ricerca, L’Amore sei Tu.


   Jeff Foster

Porta con te






Ogni giorno 

porta con sé una piccola poesia...

leggila tutta d'un fiato, 

prima che qualcuno possa voltare la pagina. 

Il cuore saprà impararla a memoria.


Rossella Di Venti

giovedì 22 febbraio 2024

Il bucaneve

 


 


I fiori giacciono sotto la neve,

che tutto copre gelida e greve.

Ma un fiorellino vorrebbe uscire,

picchia là sotto, comincia a dire:

“Apriti, apriti, porta di gelo,

ti prego schiuditi, ch’io veda il cielo!”

Dice la neve: “Ma non si può,

chiusa è la porta, non s’apre, no.”

Ribatte il fiore: “Non è permesso?

Ma voglio vincerla, esco lo stesso”.

Continua a spingere, sebben piccino,

si schiude intrepido un forellino.

Esce all’aperto, canta vittoria,

si culla e dondola con dolce gloria.

Bimbi, coglietelo: è il bucaneve,

fatto a campanula, candido e lieve,

fra tanta gelida malinconia

il fiore piccolo mette allegria

mercoledì 21 febbraio 2024

Non promettermi





Siamo meravigliosamente e terribilmente uguali ai fiori. Siamo effimeri. 

Siamo solo un battito d'ali... 

E allora, 

non promettermi il per sempre, non dirmi 

che non mi lascerai mai...

Ma dimmi solo che mi respiri. Che mi respiri, adesso.



lunedì 19 febbraio 2024

 



L’amore adulto è quello che ti frega, sai?

Perché arriva troppo tardi

e ti accorgi che è più importante del primo.

Più importante del primo amore. 

Che, a dirlo, sembra quasi una profanazione. Eppure è così...

Ed è un casino, se hai scelto il primo amore,

credendo fosse per sempre. 

Perché ti ritrovi tutta la tua vita da una parte

e, di colpo, una parte di cuore altrove. 

E allora non sai che fare. 

E vorresti tutto e non vorresti scegliere. 

E tutti ti dicono di non fare cazzate

e tu stesso ti dici che non hai più l’età.

Però l’amore adulto è rinascita,

è consapevolezza, è opportunità, è rivoluzione. Perché l’uomo che sei,

è frutto di una storia di errori

e traguardi e scivoloni.

A tutti è concesso un amore adulto. 

A chi lo sa riconoscere. 

A chi fa finta di non vederlo. 

Ma non a tutti è concesso di viverlo.

E io non so che fare. Perché tu puoi e io no.

Perché tu mi vuoi

e io non posso nemmeno volerti.

Forse l’amore adulto prevede anche la rinuncia e una buona dose di rimpianti.

O forse ci vorrebbe un’altra vita

per l’ultimo amore.

L’ultimo amore, non il primo...


L.Cherubino

venerdì 16 febbraio 2024

 




“Forse quando persone distanti su altri pianeti raccolgono alcune delle nostre lunghezze d'onde, tutto quel che sentono è un continuo strillare.”


Iris Murdoch

martedì 13 febbraio 2024

Storie di altri giorni

 MILLENOVECENTOSESSANTANOVE





La Luna, il Lido e l'Isola del Tesoro.


di Pier-Angelo Piccolo 


Seduto sulla sabbia e appoggiato al legno della capannina leggevo, assorto, il libro delle gesta di Capitan Tresor.


Era un'estate bellissima, quella del '69 e tutti noi ragazzi eravamo al Lido, sparsi qua e là per le varie spiaggie dove, ognuno, con la propria famiglia, aveva la sua capanna: chi a san nicołeto, chi in "šona A" e altri al Des Bains (el de ben), chi ae quatro fontane, visin ae mostra del cinema.


Poi ci si trovava tutti, compagni di classe e amici, a fare il bagno assieme e, a occhi aperti sotto il mare, si cercavan i peoci (cozze) le cape (vongole) e i tesori nascosti e immensi di Capitan Tresor.


Per me, il Lido di Venezia era l'Isola del Tesoro e corrispondeva alla più splendida baia dei Caraibi.


Quando tornavo sulla sabbia ad asciugarmi, la mamma mi gettava addosso l'asciugamanone e aveva pronti i panini col salame, la mortadella o con la cotoletta panata.


E lì ricominciavo a leggere, in estasi, il mio libro o i fumetti dell'Albo gigante di Topolino.


Mio fratello più piccolo, leggeva tre minuti e poi mi rompeva le spalle e io lo cacciavo, poi mangiava il salame senza il pane, che lo dava ai piccioni e mia mamma si incazzava e lo mandava in giro a litigare con altri e lui rompeva le spalle a tutti.


I vicini di capanna erano una bella famiglia, specialmente Irma, che aveva la mia età e una sorellina piccola come mio fratellino, ma molto, molto più educata.


Quel giorno, le mamme dissero, a Irma, di andare a comperare i gelati nel bar alla spiaggia e lei ubbidiente e con gli occhi bassi, prese i soldini che le porgevano le mamme e si avviò ma, prima, mi volse lo sguardo.


Mia mamma pregò: "Pier-Angelo, sii cavaliere, accompagna Irma a prendere i gelati."


Misi giù il libro con le mani che tremavano e andai con lei, che aveva lo sguardo basso.


Da tanto tempo avrei voluto parlarle, che mi piaceva proprio, ma lei era, quasi quasi, più timida di me, che ero timidissimo.


Mai, in vita mia, avrei preso l'iniziativa con una ragazza, neanche in futuro, anche se, nonostante ciò, mi sarei sposato,  poi, varie volte.


Lei mi venne più vicino e mi disse, testualmente, queste parole e, forse in preda al panico, sbagliò qualcosa nella declinazione:


"Ti piacerebbe che sei mio marito?"


Era così vicina, che ci baciammo e fu la mia prima volta, il Luglio '69 e non lo scordai mai.


Poi ci tenemmo anche per mano, emozionatissimi, ma per poco, perchè dovevamo usarle per prendere i gelati.


Da quel giorno, da quel'incredibile istante, fui sposato con Irma.


Ero il bambino più felice del mondo.

Fu una settimana di passione, dieci giorni circa, poi le nostre strade amorose si sarebbero biforcate, verso due diversi, lontani infiniti.


Il lungo pomeriggio al mare, in quell'estate meravigliosa del '69, si era stranamente movimentato e tutti erano spinti a cambiarsi presto, togliersi il costume bagnato, rivestirsi e tornare velocemente verso le proprie case.


Ma che cosa doveva succedere di così eccezionale, quel giorno?

Un evento fantascientifico che non avremmo più scordato.


Alla televisione, la sera e per tutta la notte, sarebbe stato trasmesso un evento in "Mondovisione" e nessuno avrebbe dovuto perderselo.


Non si parlava d'altro.


La motonave partì, ci lasciammo, dietro  la poppa della nave,  l'Isola del Tesoro ormai deserta e tornammo alla civiltà, anzi al futuro, che per me si trovava a Venezia, Cannaregio, davanti al piccolo schermo in bianco e nero.


Avevano iniziato a trasmettere e lo avrebbero fatto tutta la sera, film di fantascienza a go gò, iniziando dalla serie:

 "Ai confini della realtà" e altri spaventosi racconti, ambientati nella calotta polare o in remoti e affascinanti pianeti sconosciuti, in luoghi incredibili.


Sì, dovevano tenerci caldi per l'evento: in quella cucina di casa mia eravamo in tantissimi, sia di famiglia che di vicini di casa sprovvisti di televisione (ma che avevano portato le lasagne e pesce fritto con polenta), pronti all'

avvenimento del secolo, anzi del millennio:

Avremmo assistito in diretta, per raccontarlo ai nostri nipoti, alla discesa di tre astronauti americani sulla Luna, che vi cammineranno leggeri come cuccioli di bambi.


Ogni tanto, qualcuno di noi usciva a guardare fuori dal balcone, lassù in alto, verso la Luna, ma non si intravedeva nessuno, solo il nostro satellite che si specchiava sul canale sottostante: solo Venezia, la Luna e noi.


Avvenne nella notte, dopo una sbornia di  terribili storie extraplanetarie e una abbuffata di lasagne e pesce fritto, che dei maschi bianchi degli States, alla facciaccia dei sovietici che, intanto, si stavano mangiando le spalle, compirono un piccolo passo sul satellite, un grande passo per l'Umanità intera.


Tutti urlammo per la gioia.


Davanti a noi stava il futuro.


Mio fratello vomitò il pesce fritto.


Io fissavo a bocca aperta, come tutte le genti del mondo, quegli uomini che camminavano sul lontano pianeta e capii che il tempo, da allora, era mutato e nulla sarebbe più stato come prima, come fu nei secoli dall'Antichità a noi.


Iniziava un mondo nuovo, un'epoca diversa e un progresso inarrestabile, che non sarebbe mai finito.


Ma la mia mente era ancora e sempre a pensare a Irma, che mi aveva concesso le sue mani, il nostro meraviglioso primo bacio.


Un bacio: il più sublime ed erotico degli atti sessuali, le labbra che si incontrano e due lingue che scivolano, muovendosi tra loro all'unisono,  aprendoci umidamente la porta del paradiso.


Anche la Luna, da quel giorno fantastico, da quella notte magica, non sarà più vergine.


Pier-Angelo (Piero) Piccolo 


Foto Stagniweb

Motonave Eraclea.

 





dove finiscono le parole non dette?..

ho sempre creduto che potessero evaporare ...

e diventare tutt'uno con le nuvole....

per pioverti addosso in un giorno qualunque.. 

uno di quelli in cui era previsto sole....



domenica 11 febbraio 2024





Non mi dispiaccio 

quando mi dicono che non sono poesie. 

Le mie. 

Hanno ragione. 

Io libero solo pensieri 

e non spero che siano piacevoli.

Spero che nidifichino. 


sabato 10 febbraio 2024

Filo d'erba




Fino in fondo 

può conoscerti 

solo chi ha 

lo stesso tuo silenzio 

difronte a un filo d’erba. 




Voce di Vento


giovedì 8 febbraio 2024

Riflessioni




 "Ho capito che dove non c’è certezza del futuro, serve vivere con più intensità il presente. Ho strappato alla mia fine una manciata di anni e li voglio vivere come un presente allargato.

Cosa darei oggi per suonare davanti a 15 persone.

I numeri non contano. Perché ogni individuo è unico, irripetibile e a suo modo infinito.

Quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più.

Io sono quel che sono, noi siamo quel che siamo.

Come è liberatorio essere se stessi."


Giovanni Allevi , grazie per il tuo immenso dono. 💙


Dentro il tempo




Un'altro anno é passato

e Tu, 

per un' istante sei tornato 

Ti ho sentito... ma non più 

tra schiamazzi di carnevale, disperso nel chiasso 

Non più,

nella cantilena di pioggia, 

in cerca di mare

Non più, 

nel silenzio  di un fiore che sboccia

nel fondo del mio giardino

Sei tornato, 

tra voli rosa d'una cicogna

angelica presenza

Ringrazio l'Amore 

perché risorge 

malgrado gli inverni del cuore

Benedico il Cielo 

per come Ti disegna...luce 

nell'ombra della memoria 

Accarezzo e nutro l'essenza

di Te...vive 

dentro questo "mio" Tempo.



 

     Brunetta Sacchet 🌹


(Anniversario 9 febbraio 2007).

 




Credimi figlia mia, la grande avventura della vita è quella di essere te stessa, senza lasciarti condizionare da quello che gli altri vogliono tu sia, per la loro pace mentale, per la loro utilità, per ciò che ritengono essere adeguato. Probabilmente la tua Libertà di Essere, scatenerà isolamento, solitudine, tentativi di manipolazione, gelosie e incomprensioni.


 Ricorda che tutto questo è parte del seme, fa parte del processo di apertura del guscio, è il rumore della schiusa, è il seme che fiorendo lascia andare tutto ciò che era prima.


Osare fiorire oggi, in questi tempi di deserto, presuppone un grande coraggio, un grande potere, è la più Alta Rivoluzione.

E sai perchè figlia?

Perchè quando tu fiorisci, fiorisce anche la speranza. 


Ada Luz Márquez

In compagnia





 Ricordati che oggi incontrerai 

uno stolto che metterà a dura prova la tua bontà e la tua pazienza,

un maldicente che sparlerà di te, 

un furbo che cercherà di usarti, 

un presuntuoso che pretenderà di aver ragione ad ogni costo, un prepotente che cercherà di sopraffarti,

un iracondo che ti trasmetterà rabbia.

Ma tu non ti lascerai turbare più di tanto, perché sarai in compagnia di un moderato che frenerà le tue reazioni, un buono che tramuterà in bene tutto il male che riceverai, un saggio che ti guiderà sulla retta via e ti farà prendere delle buone decisioni, ovvero sarai in compagnia di te stesso.


(Omar Falworth)

mercoledì 7 febbraio 2024






Voglio leggerti

in questa calma sera

leggerò le tue mani

le tue preghiere

mentre la luna

scompare,

nella solitudine del cielo

io ti leggerò nel cuore

e un po’ d’amore

si riverserà nel mio

in questa notte di silenzi

lasci le parole, 

come una rugiada

una carezza nell’anima

che solo tu mi sai dare.


Santo Aiello

 Quando le porte della percezione si apriranno tutte le cose appariranno come realmente sono: infinite


William Blake





martedì 6 febbraio 2024

Lanzarote




Ti ricordi, era settembre 

rocce nere di vento

capelli bagnati 

fiori di sale

caleidoscopici ardori

lasciati cadere

come petali aspersi

su piedi dipinti 

colava sangue

io lo sentivo.

Ricordi

la quiete frattalica

di un delirio annunciato

scritto nei flutti di mille odissee.

Eppure eravamo ancora noi

con i nostri nasi appuntiti

le guance rosee 

e il sorriso di sempre 

inconsapevoli

come lavatrici attente 

a non danneggiare i colori.

E mi sorridevi sbiadito

con in pugno la sabbia 

di un’inesorabile clessidra

mascherata di blu


Orchidea di nuvole

A spasso con le nuvole

 

Vado a spasso con le nuvole. Loro sanno sempre dove si trova il sole.





Rossella Di Venti

venerdì 2 febbraio 2024



Il poeta ebreo americano Samuel Ullman (1840-1924) scrisse in un lavoro intitolato Gioventù: 


"La gioventù non è un periodo di vita, è uno stato della mente; non si tratta di guance rosee, labbra rosse e membra agili; è una questione di volontà, una qualità dell'immaginazione, forza delle emozioni; è la freschezza delle profonde sorgenti di vita. 

Gioventù significa predominio del coraggio sulla debolezza del desiderio, il prevalere dello spirito di sfida sull'amore per il quieto vivere. 

Questo spesso esiste in un uomo di sessanta anni più che in un ragazzo di venti. 

Nessuno è vecchio perché ha un determinato numero di anni. Invecchiamo per aver disertato i nostri ideali."

Questo brano fotografa l'essenza della giovinezza spirituale.》



giovedì 1 febbraio 2024

Blu mio

 




Mio blu – dicevi –

mio blu.

Lo sono.

E anche più del cielo.

Ovunque tu sia

io ti circondo


Ghiannis Ritsos

Dimentica gli affanni

 



Noi siamo abituati a dare a parole come "silenzio" e "solitudine" un significato di malinconia, negativo. Nel caso della lettura non è così, al contrario quel silenzio e quella solitudine segnano la condizione orgogliosa dell'essere umano solo con i suoi pensieri, capace di dimenticare per qualche ora "ogni affanno". 


Corrado Augias

Il tempo in regalo

 


“Regalati tempo

per prenderti cura di te… 

per fare le cose che ami… 

Regalati tempo per stare da sola ad ascoltare il silenzio… 

per godere della bellezza della natura

per perderti nei paesaggi della tua anima.

Regalati tempo per osservare  … 

tempo per sorridere … 

tempo per sognare… 

tempo per vivere.

E non dimenticare mai che

non c'è persona più ricca di chi ha tempo.”


Antonio Curnetta.

Abita in noi



Cos'é questa cosa

ha mille volti 

dai mille nomi 

dalle molte vite

con mille voci

- che abita in noi -

che non si sazia mai ?


Santo Aiello