lunedì 2 novembre 2015

"Riconoscere la bellezza " (Sgarbi a Udine)


"Quando si entra in questo palazzo- ha detto Sgarbi nel suo intervento nel museo diocesano di Udine-,si rimane ammirati per la bellezza che esprime e per la conservazione.
Sono estasiato e stupito per quello che ho visto.
Qui possiamo compiacerci di essere italiani, di vivere in una specie di paradiso dove la conservazione di un intonaco è un fatto prioritario. L'animo si riempie di felicità e di riconoscenza soprattuto in un periodo come questo in cui la bellezza è minacciata in modo drammatico".

Cosa colpisce di questo edificio?

"Quando si entra nei palazzi posseduti dai proprietari il valore estetico è più alto. Qui si avverte la condizione originale di un luogo che ha mantenuto la sua destinazione e il suo significato nell'arco dei secoli, fino al livello massimo delle pitture del Tiepolo".

E' diventato sede del Museo diocesano. Che importanza ha un'istituzione come questa?

Il Museo diocesano  di Udine, con i preziosi affreschi del Tiepolo, è luogo di civiltà artistica e sociale. In questo senso  c'è più civiltà a Udine che a Milano, dove un affresco coevo di Tiepolo è conservato in palazzo Casati, sottratto al pubblico, sebbene di proprietà statale".

Che importanza hanno gli affreschi udinesi nell' opera del Tiepolo? 

E' il momento della prima maturità del Tiepolo, che inizia a dipingere dal 1715-1716 all'Ospedaletto di Venezia e a San Stae come tenebroso, poi guarda al barocco di Brenini e Pietro di Cortona, perde gli occhi sul maestro Veronese con le sue aperture al cielo, la pulizia, che recupera iniziando una pittura chiara. Nell' arcivescovado udinese Tiepolo torna nel 1726 alla luce zenitale, favorita dalla posizione delle finestre.
Tiepolo da sfogo al racconto in una serie di episodi di storie bibliche.
Qui inizia il grande Tiepolo che troveremmo in Germania, Spagna, e Milano.
Tiepolo è il poeta della rappresentazione del cielo, dopo di lui l'uomo ha rinunciato al cielo".

continua....



La Vita Cattolica- articolo di Gabriella Bucco, "Il grande gesto di civiltà di Battisti" 

                   ( qui in forma mignon)

 per quanti lo desiderano è stato pubblicato   giovedì 15 ottobre 2015

                                                Brunetta, ottobre 2015.


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