martedì 12 giugno 2018

Il sogno di un balbuziente

Solo per un attimo
gradire,
senza implorare;
solo desiderare di...
non restare in silenzio.
Chiederei troppo se le
mie parole pretendessero
di volare.
Lo sai, le mie non sono
capaci di farlo,
non hanno la padronanza delle ali.
Sono solo parole che
hanno voglia di compiacersi;
reclamando la loro fiducia.
Così, le convincerei,
ad uscire...
ad alta voce, senza precipitare,
volteggiare in assenza di paura,
spoglie da ogni timidezza,
fornite di san coraggio.
Adesso, indicami,
da dove...
compaiono le emozioni,
si mostrano vivendo;
mi commuovo sentirle pronunciare;
le accorderei
con l’impulso del mio cuore.
È solo un sogno di un balbuziente
che non si da pace,
vive nel tormento,
cerca di capire il perchè di questa cosa,
le mie parole non sono
così diverse dalle altre.
Non vorrei... che si mostrino,
derise;
impedite;
legate;
soffocate e umiliate;
dalla voce di questo mondo.
Il mio dispiacere tiene
il peso di parole non dette,
gradirei tanto saperle scandire...
Ispirato dal cielo che stò osservando,
ci terrei molto, vederle volteggiare,
libere e felici nell’azzurro più profondo.

                                                                                    Antonio Castellaneta

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