dimmi il tuo nome
ti prego
da che son qui non ho ricordo alcuno
del mondo
della vita breve che trascorre
delle parole
del senso d'un pensiero
da che son qui ho perso ogni nome
il mio
il tuo
Il nome pieno d'un nessuno
la sostanza irriverente di ogni identità
povera me entità dispersa
raccoglimi e conservami
che il vento non mi prenda
guardami piu forte e intreccia le tue dita
apri quella porta
l’uscio che da sul mare
la porta della memoria
è di legno vecchio
e son cent'anni ancora
zaz
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