aspettavo..ma non so cosa!
Sotto la grande quercia
giocavo con le formiche
che,
salivano frettolose sul
tronco;
le cicale instancabili
cantavano e
il loro canto se pur noioso mi faceva
compagnia.
In lontananza udivo il
muggito delle mucche
che brucavano l'erba fresca;
il suono dei loro campanacci echeggiava nell'aria calda e asciutta.
Era l'unico suono metallico, poichè tutto, era semplicemente naturale.
Il cinguettio degli
uccelli e il canto dei grilli erano il sottofondo musicale delle mie giornate.
Qualche rumore fra i rami
mi faceva sobbalzare.. un piccolo ghiro oppure, uno scoiattolo, ma
erano cosi veloci che non sempre riuscivo a intravederli tra la
verde e
folta chioma della quercia.( forse una fata ? )
folta chioma della quercia.( forse una fata ? )
Quando rientravo nelle
baita, la nonna mi stava ad aspettare,
era bello guardarla,
era bello vederla cucinare
e la sera accendere il lume.
La nonna e la quercia,
così forti e così
premurose,
Erano lì,
silenziose,
assorte..tra la notte e il
giorno,,
era bello, essere li,
bellissimi quei giorni di
vacanza,
ora, mi rendo conto
che in quei giorni
la bambina che ero,
cresceva ..
(Brunetta Sacchet )
Momenti unici,indimenticabili.Unica sei pure te! D.
RispondiElimina:-) grazie!
RispondiEliminaNella quiete si apprezzano i veri valori, viva le Nonne! Paola e Luca !
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