mercoledì 13 giugno 2012

Come la nonna, la quercia ( a Resia )


Sotto la grande quercia, mi sedevo,
aspettavo..ma non so cosa!
Sotto la grande quercia
giocavo con le formiche che,
salivano frettolose sul tronco;
le cicale instancabili cantavano e
il loro canto se pur noioso mi faceva compagnia.
In lontananza udivo il muggito delle mucche
che brucavano l'erba fresca;
il suono dei loro campanacci echeggiava nell'aria calda e asciutta.
Era l'unico suono metallico, poichè tutto, era  semplicemente naturale.
Il cinguettio degli uccelli e il canto dei grilli erano il sottofondo musicale delle mie giornate.
Qualche rumore fra i rami mi faceva sobbalzare.. un piccolo ghiro oppure, uno scoiattolo, ma erano cosi veloci che non sempre riuscivo a intravederli tra la verde e 
folta chioma della quercia.( forse una fata ? )
Quando rientravo nelle baita, la nonna mi stava ad aspettare,
era bello guardarla,
era bello vederla cucinare e la sera accendere il lume.
La nonna e la quercia,
così forti e così premurose,
Erano lì,
silenziose,
assorte..tra la notte e il giorno,,
era bello, essere li,
bellissimi quei giorni di vacanza,
ora, mi rendo conto
che in quei giorni
la bambina che ero,
cresceva ..
tra l'ombra della quercia e la luce della nonna...

    (Brunetta Sacchet )

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