sabato 7 maggio 2016

A mio figlio.

Giorni di primavera con te ho vissuto
bianche le notti, candidi i sogni
pagine di baci e di sorrisi

Fiabe da raccontare e  filastrocche da canticchiare,
Con le costruzioni lego la manualità si faceva catturare ed educare.
Il gioco dell'oca: con i dadi da lanciare
prime vittorie per esultare
e prime sconfitte da accettare.
Quando  poi giocavamo a nascondino,
spesso ti trovavo dietro l'angolino, o sotto il lavandino.
Gli orologi di casa nella piccola manina
erano la tua preda mattutina

Tu ed io,
tra fogli, quaderni  e  pennarelli
placidamente intenti a disegnare il cielo con tutti i suoi colori.
Poi, nell'abbraccio notturno  il sonno ti veniva a trovare
portandomi il  dono più bello:
"Il  piccolo volto che sogna,
cerca , trova, vola,
 e si posa... sul cuore della sua mamma"!
                     Brunetta Sacchet





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