...Con
nostalgia, visto che ormai non è più’ tra di noi, ricordo il mio
caro e vecchio amico Aldo, in quel tempo assessore al Comune, esempio
di grande genialità’ e talento artistico, importante esponente di
un partito che allora era considerato, con disprezzo ed esagerazione,
il partito dei ladri.
Egli,
nelle sue funzioni politico - amministrative, era tormentato da ogni
tipo di imprenditori e faccendieri che continuavano a chiedergli
favori e appalti, cose che Aldo, dall’alto dell’incarico
ricoperto, avrebbe avuto il potere di concedere. Perciò si
invento’ un geniale sistema per soddisfarli.
Egli
che era stato, in gioventù un discreto pittore e aveva dipinto
qualche decina di tele che, devo dire, qualcosa di interessante
contenevano, pero’ non erano certo capolavori: visto che il
successo artistico tardava a venire, cioè’, in poche parole, non ne
aveva piazzato nemmeno uno, aveva smesso di dipingere e si era dato
alla vita politica, dove era salito in fretta.
Il
suo vero capolavoro fu, quindi, dopo aver raggiunto l’alta carica,
quello di inventarsi un sistema ben congegnato: a chi gli chiedeva
favori, autorizzazioni speciali, appalti e subappalti, egli proponeva
un affare, cioè’ di “acquistare” uno dei suoi quadri. Avrebbe
cosi’ ottenuto, dalla vendita della sua opera, una bella somma di
denaro tramite un atto legale e dimostrabile, cioè’ la cessione di
un dipinto.
Nessuno
al Mondo avrebbe mai osato pensare che, quei soldi, potessero
definirsi una “Tangente”.
Da
allora, le vendite dei suoi dipinti aumentarono considerevolmente e
Aldo ottenne, cosi’, due piccioni con una fava:
primo,
pote’ continuare, nel tempo, a intascare Tangenti senza che nessuno
avesse mai l’ardire di sospettarlo come corrotto, tanto meno la
guardia di finanza, cui bastava controllare le fatture regolari di
vendita delle sue opere d’Arte.
Secondo,
vide le quotazioni dei suoi quadri salire alle stelle, datosi che,
nel magico e sofisticato mondo dell’Arte pittorica, ogni opera e’
misurata dal valore di mercato e ogni artista e’ considerato grande
non tanto per le sue opinabili qualità’, ma per il numero dei
quadri che riesce a piazzare e dei suoi prezzi.
E
siccome lui vendeva più’ di ogni altro artista in Italia, per molto
tempo fu considerato uno dei massimi maestri pittorici del nostro bel
paese dalle varie accademie internazionali.
Si’,
caro Aldo, sei stato proprio un esempio di genialità’, un talento
artistico italiano che tutto il Mondo ci invidia....”
Dal
libro di me medesimo: “Il Grande Castello” edizioni Progetto
Cultura, Roma 2016.
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