sabato 28 marzo 2020

Sconfinata nel creato

Nessuno si accorse del freddo che circondava i bambini,
la fretta degli adulti era dannosa, disadorna aria di bufera.
Un dì, in ogni dove la burrasca si posò,
i continenti: gialli, scuri e chiari divennero equivalenti.
Le sagge tempie le più esposte;
un cielo cupo in breve avvolse ogni primaverile giornata... 
Il frenetico incantesimo mutò in accigliata paura.
Increduli i bambini...si chiesero:

- Che gioco è?
Il tempo per rimanere a letto, c'è!
Il tempo per godersi la colazione pure!
Le coccole di mamma e papà arrivano copiose!-

Il sonno raccolse la corsa del mondo e al risveglio si mutò in flemma.
Il tempo possedeva un insolito presagio, effluvio di rigore e discernimento.
Il pericolo, quello che sottraeva linfa vitale, giunto con invisibile invito, fu astuto predatore.
Per giorni e giorni nessun odo di bimbi rallegrò le strade, oltre il balcone, ermetiche, rimasero le piccole, tenere, squillanti voci.
Il vento bussò ad ogni finestra e ad ogni portone, cercando la brezza, movenza del grano, tutta la terra viveva l'assenza del tocco d'un gioco.
Il gioco amoroso di anime palpitanti, sequestrati gli abbracci e pignorati i baci, si presero in volo.
Nel volo, quello dell'anima sull'antico sagrato e divenne solenne preghiera, raggiunse i cuori e accese la speranza...quella sconfinata nell'immenso creato.

Grazie!

Brunetta Sacchet🌹








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