domenica 25 febbraio 2024

Ragazzi di ieri

 



1970, LICEO SCIENTIFICO BENEDETTI (VENEZIA)


   LE MIE BOTTE DALLA POLIZIA.


Ricordo quel giorno in cui presi qualche schiaffo nel 1970, da un poliziotto appena più grande di me, che avevo soltanto 14 anni.


 Altri compagni, subirono qualche manganellata, alcuni un calcio nel culetto. Vidi rosso, forse sangue, forse bandiere.


Avevamo occupato una scuola prestigiosa e procurato alcuni danni, avevamo perso e fatto perdere giorni e giorni di lezione.


Credevamo di saperne più degli insegnanti che, in quegli anni, erano i più preparati del pianeta Terra. 


Credevamo che il governo italiano fosse il più dittatoriale e più corrotto del mondo, ma non era così.


Pensavamo che la felicità stesse nella gloriosa Unione Sovietica o nella fantastica Cina del grande Mao Tse Tung ma, purtroppo, i fatti ci smentirono e ci smentiranno sempre.


 Sputavamo sul piatto del benessere crescente, dei diritti civili e della Democrazia, dove si mangiava di gusto, come non mai prima, pensando che tutto ci fosse dovuto.

Se non ci avessero cacciati dalla scuola, l'occupazione sarebbe durata per mesi.


Gli studenti fermati in malo modo a Pisa, si stavano dirigendo alla Sinagoga e tremo all'idea di pensare cosa avrebbero potuto fare, forse quello che alcuni fecero negli anni trenta del secolo scorso.


La polizia non deve manganellare i giovani. 


Forse potrebbe dare qualche schiaffo a certi genitori o a certi insegnanti odierni, che non spiegano ai giovani che le colpe non sono tutte del nostro Occidente e delle nostre Democrazie, ma di qualcuno di molto pericoloso per il mondo, come un certo naziintegralismo.


Io ringrazierò sempre quel poliziotto appena più grande di me.


 Di schiaffi ne avrei meritati di più.


Pier Angelo Piccolo 

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