E siamo gia' a dicembre, il gelo bussa alle porte
sulle giornate sempre piu' corte.
Stivaletti, calzettoni, cappotti, tenuti chiusi con i bottoni.
Volano nell' aria fredda sciarpe e cappellini strani.
Brillano per le vie le luci, fra odore di terra e muschio
il presepe riprende vita.
Si adornano a festa gli abeti, aspettando il Natale.
Canticchiando un motivetto gioioso, s' insinua la malinconia che posa gli occhi sulla sedia vuota,
ricordando il passato, la nostalgia.
Tutti presi dalla frenesia, acquisti e regali inutili, quanto spreco, quanta vanita', la cosa piu' bella che desideri e' la serenita'.
Abbiamo fame d' amore, di cose vere.
Brindiamo alle cose semplici
aspetta le feste con il cuore, come la purezza della neve che dovra' cadere.
E siamo gia' a dicembre, un' altro anno, sta per finire.