Ci vuole un talento raro, oggi, a non rispondere al veleno.
A non cedere al bisogno disperato di “averla vinta”.
Ci vuole classe. Ci vuole pace interiore. Ma anche un certo disincanto addestrato a riconoscere il teatrino.
Chi non abbocca, non è passivo. È intelligente.
Chi non reagisce, non è debole. È libero.
Perché la vera superiorità non si misura nel volume della voce, ma nel silenzio di chi ha capito che certe guerre non valgono il sangue.
E mentre gli altri si azzuffano per l’ultima parola, tu scegli l’ultima
risata. Che è sempre quella di chi ha già fatto pace con sé.
Oscar Travino

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