sabato 24 settembre 2022


 Un tempo sarebbe stato facile amarmi.

Ero dolce.

Credevo nelle promesse, nelle parole.

Giustificavo tutto, anche il male che sentivo e non ammettevo.

Mi prendevo la colpa, anche se non la capivo.

Pur di non perdere chi amavo, sopportavo ogni mancanza, anche quando mancavo io e non sapevo più ritrovarmi.

Abbracciavo senza chiedere nulla in cambio.

Ero indifesa.

Da proteggere.

Da distruggere.


Oggi è difficile amarmi, restarmi accanto.

Rispettare i miei spazi, comprendere i miei silenzi, la mia indipendenza, il mio bisogno di vivere e di costruire usando solo le mie forze.

Io che del mio equilibrio cercato, sofferto e trovato ne faccio un vanto da gridare al presente ogni giorno.Io che credo nell’Amore molto più di ieri.

Amore che non ha nulla a che fare con le briciole, con l’arroganza, con l’assenza, con l’infedeltà.


Oggi è difficile amare la donna che sono diventata. Dopo i sogni sfumati, le ali spezzate, le labbra spaccate.

Sicura delle mani da stringere che vorrei e degli occhi che non vorrò più incrociare.

È difficile.

Forse è impossibile.

Sicuramente è raro incontrare un’anima che ci ami oltre noi stessi, dove fingiamo di essere forti mentre imploriamo gli abbracci di chi possa amarci sapendoci fragili e imperfetti.


Io dell’amore non so molto, forse.

Non posso insegnarlo.

Ma so che ha a che fare con il rispetto.

E con le scelte che non s’impongono, ma si costruiscono.

Insieme.

Quando si diventa l’unica scelta e mai un’opzione tra tante.


Alla ragazza che sono stata devo tanto, soprattutto scuse.

Alla Donna che sono, un promemoria:

ricordati delle tue ali, ricordati di te.


All'amore, a quello come dico io.


          Gabriel Garcia Marquez

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