Mi sono seduta dalla parte del torto solo perché non c'era più posto. Nessuno pertanto era al posto giusto. Da lì ho visto pagliacci seduti al posto del re, la superbia seduta al posto dell' umiltà e la sensibilità seduta tra i posti comuni. I sensibili erano contenti di occupare quella sedia speravano di sentire tutto meno o di non sentirlo proprio. Pensavano di essere guariti dal male della sensibilità. Di non sentire più l 'anima crivellata, il cuore battere all' impazzata e il cervello arrovellarsi per ciò che altri neanche vedono. E gli insensibili si proclamavano sensibili pur non conoscendo la profondità del dolore. Tutti eravamo seduti ad aspettare, tutti sapevamo di occupare dei posti che non corrispondevano al vero. Gli oratori parlavano pur non conoscendo il significato delle parole.
Chi inseguiva le etichette si professava libero pur restando ingabbiato da preconcetti e pregiudizi, ancorato dal partito preso.
Chi amava diceva di non amare per paura di perdere l'amore e chi non amava giurava amore eterno. Chi tradiva negava e dall'altra parte si girava continuando ad urlare. Perché i traditori e i bugiardi più urlano più vogliono ragione. Il silenzio è dei forti. Sedevano gli ipocriti al posto dei sinceri e con la mano al petto giuravano un po' agli uni e un po' agli altri detorcendo la realtà, mentre i sinceri seduti tra gli ipocriti impazzivano di verità e con occhi sgranati imploravano pietà.
Parlo' allora la coscienza :
Il posto che occupi è dentro il tuo cuore, lì trovati, abbracciati e qualunque sedia ti daranno tu accomodati. E non importa chi sarai per gli altri, ma chi sei per te. Solo tu conosci il peso del tuo cuore, l'onestà nel trattarlo e la spiritualità di viverlo.
Quelli senza coscienza rimasero in piedi, trovando un difetto per ogni sedia.
Rosanna Badalamenti
Diritti d'autore riservati
Nessun commento:
Posta un commento