venerdì 2 giugno 2023




 Era sabbia calda

Marina ambrata

distesa sui brividi

d'un freddo solo mio

Ascoltavo

il suono profano del mondo

La voce pagana di anime eterne

l'amor di terra nuda

ornata e ricca di gemme

Ronzii pieni

d'ogni gracile nido

Radici senza arte o tempeste

alberi e fiori

Il miele in gocce di dolcezza

La vita 

E la sua morte

E la sua vita

Un violino

Un contrabasso

Un flautare lontano

Era il vento

signore del cielo e delle foglie

padrone irriverente

di onde e cormorani

Spettinato o assennato

di maestrale o scirocco 

Pazza donnaccia

la tramontana sconcia

Disperazione e incubo

Frescura di speranza

come un blues notturno

Il crepuscolo muto

rosso

d'un fuoco senza cenere

Silenzio

Ecco l'acqua

sostanza della mia sostanza

l'alta marea 

sui miei tempi d'ombra

Il mare in carezze sulla pelle indifesa

Mi lasciai cadere

in quel freddo privato

in quel tempo nuovo

nel respiro che muove

Gli spiriti e il cielo

ad accogliere 

anime erranti

gatti dispersi

zaz

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