ti penso ancora
in quel tuo modo singolare
di porti
ora che son donna
ti vedo d'allora
ma ero bambina
sembra ieri la vita
appena accennata
nelle curve fresche
nelle occhiaie profonde
nel vento diverso
era la neve
al nord
alla sera
alla vita
alla morte
rubavi il caldo nuovo
ma non ero io
abbandonai la pelle
a rimanere nuda
all' ombra di te
all' ombra nervosa e asciutta
dell' uomo sulla soglia
la chiusi senza chiave
e fu una porta aperta
rosso scuro ora
quel tuo modo naif
di muovere le mani
in tasche di caramelle
troppo dolci
come il gusto smodato
di nocino in un fondo
in questo mare
oggi sei pensiero vecchio
in questo tempo
sei caldo di macondo
scomposto
d'eternità
con i tuoi vestiti
nelle braccia grandi
nero come l'uomo nero
eppure oggi
il mare inquieto
ti riporta a galla
come un corpo morto
ti guardo nel modo che so
dai miei occhi neri
mistura di rosso legno
ti raccolgo in schiuma di mare
come la tua birra stantia
come il tuo profumo d’inutile
sei sbiadito
nell' aria della sera respiro
respiro la mia vita lenta
ritorno sulla strada
senza luogo alcuno
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