domenica 27 luglio 2025




Alcuni anni fa, precisamente nel 2012, scrissi un testo sulla nuova pista ciclabile che attraversava il mio paese natio, Resiutta. C'era nei miei pensieri un'eco di nostalgia per il treno che non sarebbe più passato. Possedevo molti e diversi ricordi di quando il treno attraversava il piccolo paese e la campagna. Era naturale per noi bambini salutare il treno e i suoi passeggeri con un gesto spontaneo della mano; era così per tutti, ogni bambino si fermava incantato al suo passaggio. In questi giorni, con l'arrivo del mitico Jovanotti, se ne è parlato tanto e non potevano non tornare alla mente queste righe che ho scritto:

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Il treno in Val Canale


Un tempo, non molto lontano, qui giacevano le rotaie,

un unico binario che si sdoppiava a lato della stazione.

Dall'alba al tramonto, instancabili ad ogni ora

i treni merci decisi e pesanti passavano.

Tante le varietà delle merci che trasportarono.

La littorina assonnata e silenziosa ogni mattina

accompagnava pendolari e studenti.

Mentre al tramonto con vivace brusio,

riaccompagnava tutti a casa.

L'imponente Romulus - Wien sfrecciava due volte al giorno...

Ora il treno da qui, più non passa.

Nuovi percorsi attraversano lunghe e maestose gallerie,

i moderni treni fuggono come il vento nelle praterie.

Oggi, dove c'erano le rotaie, c'è un'ampia pista ciclabile.

Molti villeggianti e turisti di passaggio la percorrono serenamente,

ma anch'essi come il treno, scompaiono...

Una cosa però, mi viene da pensare:

molte sono le cose che con il progresso son venute a cambiare.

Ma ciò che è destinato a durare non può mutare il suo percorso.

Perché anche senza le rotaie, le persone,

in questa bellissima strada verran sempre a passare.


Brunetta Sacchet 🌹

2 commenti:

  1. Caspiterina! Altroché se me la ricordo! Solo leggendo il titolo: "Il Treno in Val Canale" si è risvegliato il tuo grazioso racconto. La frase sulla "Littorina assonnata", sia allora quando la lessi, sia ora, mi riporta al giorno 8 settembre 1943, l'annuncio dell'armistizio della seconda guerra mondiale. Avevo 6 anni. Mio padre lavorava a Moggio Udinese, presso il Cartificio Ermolli. La stazione Ferroviaria non era in paese, ma lungo la strada statale. Durante il tragitto a piedi da Moggio alla Stazione, mi parlò della Littorina: altroché assonnata! Viaggiava a ben 100 Km orari, superando i treni ordinari. Mio padre raccontava questo particolare con entusiasmo e stupore!, Accanto all'edificio del casello ferroviario, su un piccolo terreno, c'era una riproduzione in miniatura del percorso della ferrovia. Mio padre me la mostrava e la spiegava con una voce calda, colma di meraviglia. Ricordo bene che, sul treno, c'erano tanti soldati. Solo da adulto ho capito che si trattava dell'armistizio. Quella Littorina "assonnata" si è destata con ricordi nostalgici e piacevoli. La reminiscenza ha risvegliato la riconoscenza!

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    1. Sono lieta, ti abbia portato questi ricordi. Bello che tu abbia scelto di condividerlo con noi. Ti ringrazio molto. Buona serata 🌹

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