venerdì 18 luglio 2025

Cara Stefania

 



Questa ringhiera irta contro la notte che gira i suoi cerchi di ferro nel buio.

Mi ricorda tanto noi due; così impegnati a perseguire le nostre  geometrie della vita,

da lasciare per sempre irrisolta quella sconsiderata meraviglia  di essere stati felici.

Ma io adesso ti scrivo perché  sono stato rapito dal desiderio  di continuare a guardarti brillare, come il diamante che sei ogni qualvolta riesco a estratti un sorriso. 

E se dovessi riassumere in poche righe la ricchezza  infinita di averti incontrata, allora potrei farlo soltanto scrivendoti qualcosa sulla pelle con le dita.

I fogli di carta, lo sai, sono luoghi troppo deboli per poter  reggere certe storie. 

C'è bisogno di scriverli sulla pelle e conservarli per sempre nel cuore. 


(Carlo Alberto Polverini)   

 A mia moglie Stefania.

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