lunedì 1 agosto 2022




 Leggo libri per pensarla come me,

per non dare agli altri 

l'occasione di pensare al posto mio


leggo per non farmi sottrarre le idee 

per rinfrescarmi lo sguardo 

per accorpare dentro

quante più vite possibili,

per non bastarmi, allargarmi di prospettive, 

avere la possibilità di poter fare

riferimento a tutto

e infinire, infinire sempre


ero con Acabh

quando Moby Dick gli ha mangiato la gamba,

ero nell'Empireo assieme a Dante

quando San Bernardo lo preparò a Dio,

vengo dalla strada, con Kerouac 

sono sopravvissuto al Titanic

e ho assistito alla condanna di Socrate 


leggo per vizio di ingordigia

gioco con la moltiplicazione del pensiero, 

leggo per fame del molto, spirito largo,

cuore vasto

e testa impreziosita 


leggo libri per non farmi dire dagli altri chi sono,

per non farmi dire chi diventare

leggo per legge di meraviglia,

per amore di uno scambio equo di fantasie

e per vedere se mantengo lo stesso passo 

con il cammino

di chi c'ha lasciato dietro un grande sentiero 


leggo libri per salvarmi dalle parole di oggi,

per mantenere in vita gli alfabeti di ieri

per non diventare tutto Orlando e niente Ariosto

per non dimenticare la strada

di pensiero che c'ha preceduto 

e per compararla al meglio con la mia


leggo per non lasciar denutrita la mia libertà

per rispondere alla guerra dichiarata dall'ignoranza

e per non far cadere in mille pezzi 

la mia testa importante

e il mio cuore portante.


[Gio Evan]

Nessun commento:

Posta un commento