giovedì 4 dicembre 2025

Il respiro serale




A quest’ora tutto si fa più lento.

L’aria ha un suono diverso, come se respirasse piano con me.

Guardo le mani...

portano ancora addosso il giorno, 

gesti e briciole di luce.

Tra le dita passa qualcosa che non so dire, ma sento che mi tiene viva.

Forse la vita è proprio qui: in questo modo silenzioso di restare,

in un respiro che sfiora la pelle

e non chiede niente, se non di esserci.

Brunetta 🌹





2 commenti:

  1. Nelle tue poesie, Poetessa Brunetta, ricorre spesso la parola pelle. Probabilmente ciò accade perché questo involucro che ci avvolge è estremamente sensibile: infatti, anche un lieve contatto fa scattare l’avvertimento del tocco avvenuto. Con arguzia lo associ a diverse situazioni e, forse, non disdegneresti se ti rivolgessi una carezza con il palmo della mia mano sulla guancia del tuo bel visino: le pelli a contatto genererebbero piacevoli sensazioni… virtuali, ben s’intende!

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  2. Ringrazio per questa sequenza di dettagli alla mia poesia. Molto commossa dico: Grazie!

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