Gesù, oggi viene festeggiato per la Sua nascita.
Gesù è nato nell'Eternità per mezzo del Padre: "Generato non creato..." (Credo)
Gesù è nato come ogni uomo:" Nascita temporale" ( il S.Natale ci ricorda questo miracolo)
"Gesù è nato Spiritualmente " (in ciascuno di noi)
La grotta/stalla, accoglie Gesù, Maria e Giuseppe. (Cuori semplici)
Gli alberghi rappresentano i cuori complicati, superbi, egoisti.
"Gli uomini sono stati creati
perchè riconoscessero Dio come Padre: in ciò consiste la Sapienza.
Essi riconoscono Dio per onorarlo: in ciò consiste la Giustizia.
Essi lo onorano per ricevere il premio dell'Immortalità,
Quelli che vedono Dio, partecipano alla Vita,
perchè lo splendore di Dio è vivificante".
(appunti) Dicembre 2000, Lumignacco (UD) Brunetta Sacchet.
venerdì 25 dicembre 2015
Nascita Trina
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Preghiere
giovedì 24 dicembre 2015
Buon Natale di Gesù!
1- Il frutto del silenzio è la preghiera
2- Il frutto della preghiera è la fede
3- Il frutto della fede è l'amore
4- Il frutto dell'amore è il servizio
5- Il frutto del servizio è la pace.
(Madre Teresa di Calcutta)
Auguri Buone Feste, Brunetta!
2- Il frutto della preghiera è la fede
3- Il frutto della fede è l'amore
4- Il frutto dell'amore è il servizio
5- Il frutto del servizio è la pace.
(Madre Teresa di Calcutta)
Auguri Buone Feste, Brunetta!
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poesie preferite
lunedì 14 dicembre 2015
Ostentazioni (P. D. F.)
Cantare
in Chiesa: preghiera – esibizione - ostentazione –
interpretazione - incomprensione – discussione – rassegnazione-
orazione.
Un
arcobaleno con meravigliosi colori
Quanto
è presente il sentimento della esibizione per l'ostentazione in
colui che canta? L'umana verità non la conosceremo mai! Poiché ogni
persona-uomo è un ...mistero. Al suo dire, mai avremo delle prove
concrete, convincenti che sentenziano la pura sostanza che motiva
l'umana verità del fatto. Nell'incertezza e per non occasionare che
l'esibizione venga interpretata come ostentazione, non si dovrebbe
cantare! Come in ogni cosa è bene usare la moderazione, questa
possibilità ci viene offerta nel cantare e, se ci dovesse
essere della ostentazione, venga di buon cuore accettata perché
garbatamente usata. Pare che il vero canto di ogni persona sia il
“giubilo”; questa parola nel vocabolario viene spiegata con
alcune citazioni come queste: “Tutti giubilarono alla notizia; E
giubilando l'etere commosse; Giubilate, domani è vacanza! Pieno di
giubilo, di gioia; ecc.” Se osserviamo, in tutte queste
precisazioni non viene mai indicato cosa usare per...giubilare;
appunto perché per giubilare ognuno deve cercare tutti quegli
elementi che ritiene necessari per produrre il giubilo. Quindi
cantare con giubilo può venire inteso come una libera manifestazione
canora a soggetto. Ognuno nel giubilare inventa parole e melodia:
cantore di se medesimo. Questo, forse, è l'unico modo di cantare con
minore entità di “Ostentazione” ed anche il più genuino in
quanto non disciplinato da regole.
Penso
che la melodia del Canto Gregoriano sia quella che maggiormente ha la
capacità di offrire al cantante il piacere di cantare inibendo, in
parte, l'esibizione e allo stesso tempo veramente ...pregare. La
melodia Gregoriana, se osserviamo, è composta da tante e svariate
...sinusoidi. Il cantante, solitamente, è portato a mettere in luce
le proprie qualità e capacità con propri virtuosismi: l'esibizione
viene calamitata dal velato/implicito piacere umano di mettersi in
evidenza e così far mostra di sé e magari, o purtroppo, per quello
che veramente non è! Il Canto Gregoriano, oltre alla tipica melodia,
ha un altro elemento positivo su cui riflettere: la notazione
musicale delle note stabilisce per tutti, solo e coro, come il canto
deve venire eseguito. Ciò offre all'esecutore l'occasione di far
conoscere il proprio dono della voce e di mettere in pratica la virtù
dell'obbedienza, che è preghiera. Separare il canto-preghiera
dall'esibizione mi sembra sia un problema irrisolvibile, come
dividere l'indivisibile! Ecco un esempio: questo scritto perché lo
faccio? Esibizione o edificazione? Può essere benissimo per
ostentazione: palesare il proprio parere per mettersi in mostra! A
che scopo? Per quale beneficio? E' una debolezza provocata, forse,
dall'ascolto dei pensieri, su questo tema, trattati da persone
illustri alle quali viene attribuito il titolo di Maestri! Si sa che
tutto quello che fa l'uomo è perfettibile! Anche questo mio scritto
è imperfetto! Certamente, e a maggior ragione, quando si prendono in
esame le intenzioni individuali. Un giorno, una persona, amante del
canto praticato in modo dilettantistico, mi confidò che non aveva
alcun interesse a cantare in chiesa, bensì trovava gusto-piacere
farlo in casa per se stessa. Questo me lo disse in occasione di un
rito liturgico in chiesa nel quale era impegnata ad eseguire la parte
di “assolo.” Che dire di questa palese incoerenza? Siamo certi,
però, di essere dei giudici giusti nel farlo? Pur avendo preso in
esame aspetti esteriori che certamente hanno influenzato il
giudizio, la dichiarata “incoerenza” lo è veramente? Allora cosa
fare per non sbagliare? L'ideale sarebbe quello di tacere ed usare le
parole solo per ...pregare usando testi uguali per tutti. Ad esempio,
il Rosario viene recitato sia dal Sacerdote come dai fedeli in modo
uguale: tutti sullo stesso piano. Il Rosario, per le ripetute parole,
appare noioso perché offre scarse occasioni di esibizione, però ha
il beneficio di esercitare la preghiera con l'umiltà dovuta. Se si
dovessero svolgere tutti i riti religiosi con lo scopo di evitare le
occasioni di ostentazione, allora l'organista non dovrebbe suonare, i
coristi non cantare, i lettori non leggere e i Sacerdoti non
celebrare la Messa! O meglio non predicare! Penso che sia difficile
togliere loro il sermone, in quanto pare sia una delle mansioni della
missione che maggiormente viene da loro gradita Lo si rileva dal
manifesto modo impeccabile da loro usato nella trattazione dei temi:
Parole pronunciate in modo lento, altre messe in risalto con un tono
di voce più marcato, citazioni di famosi poeti o scrittori, per non
parlare delle pause di seguito agli interrogativi. Gli stessi
Celebranti nella lettura del Vangelo non usano lo stesso metodo, ma
talvolta lo leggono in modo frettoloso, quasi al solo scopo di
indicare l'oggetto della predica. Benché nel Messale sia riportata
la seguente frase che il celebrante recita sottovoce prima della
lettura: “Purifica il mio cuore e le mie labbra, Dio onnipotente,
perché possa annunciare degnamente il tuo Vangelo”. Osservazione
malevola: Le parole di Dio vengono messe in secondo piano rispetto a
quelle prodotte dal Celebrante? Tutto ciò si può ritenere frutto
della ostentazione? L'esibizione è talmente forte da inibire la
riflessione su un comportamento conseguente o forse scaturito
dall'abitudine? Prendere atto di tutto ciò può essere anche
ammissibile; formulare un giudizio sul soggetto è da citrulli,
poiché le intenzioni, come detto, costituiscono un mistero.
Nell'armonia
musicale, ogni accordo è costruito su un suono fondamentale,
precisato con la parola “Tonica”. Noi dovremmo utilizzare il
medesimo concetto mettendo la parola “Carità”, in luogo della
parola “Tonica”, per avere l'armonia dei cuori. Alla domanda:
“Allora i Celebranti non dovrebbero... insegnare predicando?”
Certo che lo devono fare e non solo loro, però è controproducente
usare indirizzi di ammonimento quando questi possono venire
identificati come rivolti ad una persona o un gruppo di poche
persone. Esempio: Per l'invito a non rubare, nessuno si risente,
anche se in chiesa ci possono essere dei ladri e, se ci sono, lo
sono però in modo occulto. Se il Predicatore invita a non eseguire
canti da parte del solo coro o di una sola persona affinché gli
esecutori non abbiano ad incorrere nella “ostentazione”, appare
esplicito che le sue parole, pur volte alla prevenzione e
all'insegnamento di non peccare di “ostentazione”, sono
indirizzate a persone ben precise e pare che in Lui, nel fare ciò,
alberghi il sospetto. Il sospetto genera il giudizio e i due elementi
in simbiosi producono un “boomerang” per il Predicatore ed una
“sberla” per i cantanti. La scintilla accende l'arte della difesa
e ...il caseggiato chiesa, da luogo di culto, si trasforma in campo
di ...battaglia! Non si può giudicare perché siamo privi del
potere di ottenere un giusto verdetto perché, anche qui, viene
destata l'insufficiente capacità di scrutare le individuali vere
intenzioni. Però quello che tutti possono o dovrebbero fare è
“offrire comportamenti rispettosi insieme a una genuina parvenza di
correttezza che si ottiene con una maggiore attenzione al valore
fraterno”. Comunque se qualcuno avesse eventualmente a lamentarsi
perché si identifica nell'esempio citato del “sospetto”, gli
suggerisco di dare ampio spazio alla riflessione sul perché del
proprio eventuale lamento: meditazione opportuna per essere certi di
ottenere a sazietà il dono della Pace.
Tutte
le persone che liberamente si prestano ad operare nei vari servizi
religiosi hanno il dono di possedere un'inclinazione, un'attitudine,
una vocazione a svolgere le varie mansioni. La vocazione è un dono
che offre convinzione, determinazione, forza, entusiasmo, audacia,
capacità volitiva, ecc. Colui che ha questo dono, nello svolgere le
mansioni, non avverte le difficoltà o il peso poiché l'impegno a
cui si è assoggettato è stato da lui deciso consapevolmente e in
modo ampiamente libero. La vocazione è un mistero; il mistero fa
sorgere il desiderio di scoprirlo, cosa impropria, ma è proprio
questo a rendere l'attività interessante; penso di non sbagliare a
definirla: suggestiva. I Parroci non dovrebbero essere - e nemmeno
apparire - indisposti ad accogliere repertori di canti scelti ed
eseguiti dai fedeli, ritenendoli non congrui al rito. In ogni Santa
Messa, nella parte principale, il celebrante recita quanto detto da
Gesù: “Fate questo in memoria di me.” Piccola osservazione: Gesù
ha usato il plurale. Da ciò possiamo trarre la conclusione di
educarci al reciproco rispetto che si ottiene in modo efficace con un
dialogo persuasivo, culminante con decisioni assunte nel comune
accordo. O forse gli Ecclesiastici intendono che quel piccolo “Fate”
sia stato rivolto solo a loro, avendo Gesù proferito la parola ai
soli Apostoli e, di conseguenza, i Sacerdoti (loro successori) si
sentono i primi della fila? Se è così, allora si può dire che i
fedeli non sono protagonisti, ma solo degli estimatori della Chiesa
dei Sacerdoti di Gesù. Ma lasciamo poiché entriamo nel “conflitto
dei poteri”. Da non dimenticare la famosa frase del Padre nostro:..
“sia fatta la Tua volontà”. Ogni qualvolta un Cristiano si
lamenta, lo fa perché le cose non vanno come la propria volontà
vorrebbe. Sono debolezze umane; se però vengono riscontrate nei
Maestri, si rimane ...confusi, poiché, pare che per essi ci sia il
solo dovere di recitare, predicare, ma non di praticare. Spesso si
sentono avanzare precise giustificazioni che sentenziano con il detto
che pure i Maestri sono uomini. E allora pare “ manna” invitare
loro a dare maggiore ascolto al valore umano rispetto a quello
magistrale! Le modifiche introdotte nella liturgia dal “Vaticano
secondo” hanno posto in risalto “l'uomo”: il celebrante è
rivolto ai fedeli come atto ossequiante; l'uso della lingua locale;
il rispetto delle locali tradizioni - cultura. Il Concilio ha
stabilito, forse, che queste scelte vengano assunte a discrezione di
ogni Parroco? Le riforme del Concilio devono avere l'“imprimatur”
da ogni singolo Parroco? Al di là delle interpretazioni soggettive,
collegiali come individuali, ritengo che ogni uomo Socio di
un'aggregazione sociale deve avere il diritto-dovere di poterne far
parte in rapporto al proprio desiderio e poter svolgere tutto quanto
egli avverte utile allo scopo comune. Ognuno deve avere la libera
possibilità di compartecipare sia a spingere come a tirare il
“carro”, ma anche a “guidarlo”. Non è onorevole per nessun
uomo venire catalogato da un altro uomo per svolgere mansioni in modo
coatto. L'imposizione non offre una piena certezza per la sua
applicazione; inoltre svilisce o, peggio, lede e priva di significato
la parola che ci definisce: “fratelli”, cioè figli di un solo e
unico Padre ed altrettanto seguaci di un solo unico e vero Maestro!
Ritengo
che, anche nel manifestare le piccole divergenze, le proprie opinioni
abbisognano della prudenza. Le soppressioni fisiche hanno un inizio:
dissenso, diatribe, contrasti, offese, baruffe … e poi guerre,
uccisioni e morti. L'inizio di ogni cosa è dato da un piccolo seme.
Se non vogliamo la guerra non dobbiamo ...seminarla. Facile a dirsi
ma ad esercitarlo? Penso che valga la pena di ricordarsi che il vero
vincitore è il vinto. Con la sua resa ha indotto e donato al
vincitore la vittoria. Quale è il bene di questa vittoria? Avere
mantenuto viva la vita di tutti due i guerreggianti. Il dono della
vita va custodito e salvaguardato per sé e per gli altri. Si
potrebbe pensare che a questo punto sia uscito dal tema, in
particolar modo da parte di coloro che non fanno parte di un Coro
Parrocchiale. A coloro, invece, che ne fanno parte provate a chiedere
quante discussioni circa la scelta dei canti da eseguire; se questi
devono essere fatti dal solo Coro e magari con assolo; pure il posto
dove il Coro deve posizionarsi: sui gradini dell'Altare o a lato, in
basso davanti alle balaustre! Per fortuna a conclusione di tutto
questo mio “panegirico” c'è la bellissima frase che “consola”
e chissà se anche a Voi che leggete, produrrà l'effetto medesimo:
“A colui che ama, tutto coopera al bene!” Non resta altro che
amarci e così, da ogni fatto che avviene saremo saziati, appunto dal
...bene, anche da quello da noi conosciuto come “male”! Poiché
anche ciò che a noi pare sia male rientra nei disegni di Dio. Ecco
un altro mistero: la nostra libertà... non libera! Immaginiamo
un'enorme piovra con innumerevoli tentacoli le cui punte estreme si
muovono, ognuna in modo diverso dalle altre e pare che i movimenti
vengono gestiti da ogni tentacolo in modo autonomo. Ogni singolo uomo
può venire inteso come la punta di un “tentacolo”. Pratichiamo
le nostre azioni in libertà sì, ma queste sono sotto l'egida della
“Piovra”. E' buona norma esigere da noi stessi di...amare!
Obbligare gli altri ad amare è un lavoro arduo, di incerto successo.
Per noi, amare gli altri è altrettanto difficile, ma possibile!
Nelle contrapposizioni o contrarietà delle opinioni, mettiamo come
“prezzemolo” la “Tolleranza”; questa si ottiene e la si nutre
con la costante “Pazienza”. L'ideale sarebbe quello di evitare di
errare, anche perché l'errante, pur avendo ottenuto la comprensione,
avrà comunque presente nel suo cuore che la pietà elargitagli può
essere stata miscelata con la compassione o peggio ancora con la
commiserazione. Elementi che concorrono a “sgraffignare” la
stima. L'Evangelista San Giovanni scrive: <Chi non ama il proprio
nemico è un “assassino.”> Ritengo che, in merito alle
questioni soprascritte, non ci siamo spinti a questi livelli e
speriamo di non arrivarci! E' bene comunque custodire l'impegno a non
diventarlo. Certo che è dura amare un nemico, soprattutto se si
presenta potenzialmente pungente come un ...nido d'api! Chissà
quanto pungente sono io per ...Voi!
Proviamo
a chiederci: cosa è essenziale per conseguire la carità? Prima cosa
la vita fisica! Cosa è essenziale per il mantenimento della vita?
Vitto, vestito e alloggio! Tutto il resto non è ...essenziale. Ogni
azienda a scopo di lucro ha per fine l'ottenimento dell'utile netto.
La “Società” Cristiana Cattolica Romana dovrebbe avere, in luogo
“dell'utile netto”, la “Carità”. Ma è possibile che per
ottenere questa piccola grande ricchezza si debba agire così da far
apparire essenziale l'enorme emporio delle umane ricchezze? Fare il
processo alle intenzioni di colui che canta in chiesa è più
indispensabile di quelle vistose situazioni che pure sono
incongruenti ed anche incoerenti per l'ottenimento della Carità? Per
rispondere alla chiamata: “Vieni e seguimi” Voi che leggete, cosa
ritenete sia indispensabile? Chiudo questa chiacchierata con
quest'ultimo pensiero. Quando una persona parla per esprimere il suo
punto di vista, una percentuale del discorso viene espressa sì per
l'analisi del problema ma, forse, un'altra buona parte viene usata
per catalizzare l'attenzione degli astanti ascoltatori allo scopo di
far conoscere la propria raffinata dialettica, pure per essere il
padrone del momento o anche per mettersi in mostra! Io ho usato
questo metodo: godere della padronanza di chi ora mi sta leggendo e
far mostra di me, ma non certamente per la qualità dello scritto
(contenuto e sviluppo): un ghiribizzo a singhiozzo, esuberanza
fanciullesca o intemperanza della vecchiaia, considerando la mia
avanzata anzianità! Mah sì! Diciamo che può essere un marasma di
citrullaggini o come una romanzesca realtà. Ma, in merito alla
riflessione sopra esposta, ritenete che veramente l'abbia fatta per
farmi adulare? Se “sì”, come anche se “no”, come fate ad
essere sicuri di questo eventuale vostro sì o no, essendo le mie e
le vostre intenzioni un mistero? Non resta altro: Non giudicare”!
Naturalmente coloro che si affidano alla immanente razionalità e non
alla trascendenza, questo scritto lo configureranno come un
componimento simile al linguaggio degli operai della Torre di Babele!
Sursum
corda! Cantiamo, sì! E se dovesse esserci, in colui che si esibisce,
della ostentazione, prosegua pure chiedendone perdono ...cantando!
Mandi.
Colloredo
di Prato 10 novembre 2013 - Del Forno Pietro
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poesie e canti
domenica 13 dicembre 2015
Guancia a guancia. (Cheek to cheeck)
Stretti,
noi danziamo
stretti,
stretti
guancia
a guancia con l'ardor
dei
nostri cuori
che
ci guidano
a
danzare stretti,
stretti
con amor.
Gira,
tesor mio,
come
rondini
voliamo
su nel ciel
dell'immenso
Paradiso
di
bei fior!
Fiori
tutti per festa
fare
a te.
Guancia
a guancia,
nell'oblio
estasiante
e sublim;
gli
ammalianti
sguardi
che dicon:
Amiamoci
così!
Il
calore delle guance:
focolar
d'intimità!
Il
profumo del viso tuo
c'induca
all'amor!
Su
giriam,
senza
fermarsi mai,
senza
stancarci
e
mai dimenticar!
Vola,
gira, gira
abbandonati
nel
vortice d'amor!
Sentimento
nobil
che
allieta il cuor!
Stretti,
stretti,
guancia
a guancia, io e te!
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poesie in musica
venerdì 11 dicembre 2015
Colloredo: Paese della Musica 2 (P.D.F.)
Colloredo è un paesello,
Musicale dichiarato, nobil arte
praticata con diletto e onor!
Questo fatto meritorio le
campane fece dondolare per
regale festa fare in Comunità!
Din, don, dan, din, don, din,
dan! L'assolo largamente udito
generò l'atrito per l'assenza
di coralità! Cosa far?
Cosa far per rimediare storia è,
storia è che il dado è tratto!
Elogiare tutti senza distinzione
cordialmente in unità!Colloredo
vien così detronizzato, e privato
dall'original Dono ed avanza di
dar fede alla promessa, la
invoca con ardor! Colloredo è
un paesello, Musicale dichia-
rato, nobil arte praticata con
diletto e onor! La questione
ridestata è frutto della vita di
Pasianità che se non è litigarella
morta è! Din, don, dan, din, don
din, dan! La pace tanto recla-
mata trova spazio per venire
adoperata con lo zel! Musica!
Musica è l'union dei cuori!
Con fervor! Con fervore accet-
tare: “Sia fatta, sì! La volontà
pur Tua! Con maestosa
solennità! Colloredo vien
così pur onorato, per il gesto
gentile e generoso che
alberga e produce in simbiosi:
Fratellanza mistica! Colloredo
è un Paesello, Musicale
dichiarato, nobil arte
praticata con diletto e onor!
Musica di Foraboschi-Testo e Canto di: P.D.F.
( Per quanti desiderano riascoltare e rileggere: Colloredo : Paese della Musica prima parte si trova in data 22 gennaio 2014 sempre in questo blog).
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poesie e canti
domenica 6 dicembre 2015
Ciò che veramente conta
Conta i fiori del tuo giardino,
non le foglie che cadono.
Conta le ore del sole della tua giornata,
dimentica le nuvole.
Conta le stelle delle tue notti,
non le ombre.
Conta i sorrisi della tua vita,
non le lacrime.
E a ogni compleanno
conta con gioia la tua età
dal numero degli amici,
non da quello degli anni.
( Auguri )
non le foglie che cadono.
Conta le ore del sole della tua giornata,
dimentica le nuvole.
Conta le stelle delle tue notti,
non le ombre.
Conta i sorrisi della tua vita,
non le lacrime.
E a ogni compleanno
conta con gioia la tua età
dal numero degli amici,
non da quello degli anni.
( Auguri )
martedì 1 dicembre 2015
Dea Madre a Vlasta
Non ci sono ancora scritte poesie
per lei,
non ci sono romanzi che raccontino
la sua vita,
no ci sono suoni che facciano musica
della sua anima,
e non c'è paesaggio che incanti come
le pupille dei suoi occhi,
ma lei esiste senza tutto questo
e domina il rumore con il silenzio
le guerre con la pace,
la presunzione con la sapienza.
Lei non sorride mai al mondo
perchè conosce il suo dramma,
non da mai sentenze
perchè sa inutile giudicare
ma lei esiste senza tutto questo
e vive dell'arte di non ostentare
e sa che per amare
basta rimanere presente
nell'anima, nel pensiero della mente.
poesia di Victoria Dragone scultura di Bernarda Visentini.
per lei,
non ci sono romanzi che raccontino
la sua vita,
no ci sono suoni che facciano musica
della sua anima,
e non c'è paesaggio che incanti come
le pupille dei suoi occhi,
ma lei esiste senza tutto questo
e domina il rumore con il silenzio
le guerre con la pace,
la presunzione con la sapienza.
Lei non sorride mai al mondo
perchè conosce il suo dramma,
non da mai sentenze
perchè sa inutile giudicare
ma lei esiste senza tutto questo
e vive dell'arte di non ostentare
e sa che per amare
basta rimanere presente
nell'anima, nel pensiero della mente.
poesia di Victoria Dragone scultura di Bernarda Visentini.
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poesie preferite
sabato 21 novembre 2015
Freddo...duemilaquindici ?
Nebbia, bora, grandinate, gelate e
una coltre di neve sopra il tetto,
ci consola il calore del caminetto,
e tutti quanti stiamo a letto
anche il miagolio del gatto tace
nella cesta aggomitolato sogna l'estate...
La passeggiata oggi è rimandata,
questo anche Toby il cucciolo lo sa,
sconsolato guarda il cielo che ieri era turchino
non gioca con le frange del tappetino,
ma si arrotola sul morbido cuscino.
Il bimbo nella culla sogna l'arcobaleno e mamma e papà sanno che in un baleno anche oggi... finirà.
Brunetta 21 novembre 2015.
una coltre di neve sopra il tetto,
ci consola il calore del caminetto,
e tutti quanti stiamo a letto
anche il miagolio del gatto tace
nella cesta aggomitolato sogna l'estate...
La passeggiata oggi è rimandata,
questo anche Toby il cucciolo lo sa,
sconsolato guarda il cielo che ieri era turchino
non gioca con le frange del tappetino,
ma si arrotola sul morbido cuscino.
Il bimbo nella culla sogna l'arcobaleno e mamma e papà sanno che in un baleno anche oggi... finirà.
Brunetta 21 novembre 2015.
giovedì 19 novembre 2015
Quando
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poesie preferite
venerdì 13 novembre 2015
Memoria del cuore
mercoledì 4 novembre 2015
Ci son giorni
Ci sono giorni che hai parole d'amore
e le carezze han tenaci colori,
i tuoi baci sanno di sole,
ed è gioia della mia pelle.
Ci son notti con bagliori di stelle,
di comete.
Che fuggono,
inseguendo il silenzio
Tra mare e terso tutto è pace!
Si susseguono le stagioni
ed i venti ancora
vanno a mutare e tu,
ancora ritrovi te stesso ( tra le onde).
Gli scogli seduti ti stanno a guardare
mentre io, sto qui e, ti continuo ad amare....
Brunetta, 4 novembre 2015.
lunedì 2 novembre 2015
"Riconoscere la bellezza " (Sgarbi a Udine)
Sono estasiato e stupito per quello che ho visto.
Qui possiamo compiacerci di essere italiani, di vivere in una specie di paradiso dove la conservazione di un intonaco è un fatto prioritario. L'animo si riempie di felicità e di riconoscenza soprattuto in un periodo come questo in cui la bellezza è minacciata in modo drammatico".
Cosa colpisce di questo edificio?
"Quando si entra nei palazzi posseduti dai proprietari il valore estetico è più alto. Qui si avverte la condizione originale di un luogo che ha mantenuto la sua destinazione e il suo significato nell'arco dei secoli, fino al livello massimo delle pitture del Tiepolo".
E' diventato sede del Museo diocesano. Che importanza ha un'istituzione come questa?
Il Museo diocesano di Udine, con i preziosi affreschi del Tiepolo, è luogo di civiltà artistica e sociale. In questo senso c'è più civiltà a Udine che a Milano, dove un affresco coevo di Tiepolo è conservato in palazzo Casati, sottratto al pubblico, sebbene di proprietà statale".
Che importanza hanno gli affreschi udinesi nell' opera del Tiepolo?
E' il momento della prima maturità del Tiepolo, che inizia a dipingere dal 1715-1716 all'Ospedaletto di Venezia e a San Stae come tenebroso, poi guarda al barocco di Brenini e Pietro di Cortona, perde gli occhi sul maestro Veronese con le sue aperture al cielo, la pulizia, che recupera iniziando una pittura chiara. Nell' arcivescovado udinese Tiepolo torna nel 1726 alla luce zenitale, favorita dalla posizione delle finestre.
Tiepolo da sfogo al racconto in una serie di episodi di storie bibliche.
Qui inizia il grande Tiepolo che troveremmo in Germania, Spagna, e Milano.
Tiepolo è il poeta della rappresentazione del cielo, dopo di lui l'uomo ha rinunciato al cielo".
continua....
La Vita Cattolica- articolo di Gabriella Bucco, "Il grande gesto di civiltà di Battisti"
( qui in forma mignon)
per quanti lo desiderano è stato pubblicato giovedì 15 ottobre 2015
Brunetta, ottobre 2015.
domenica 1 novembre 2015
Due punti
Mi piacerebbe:
costruire una slitta
e scivolare nel vento;
leggere Edith Stein
e narrare la mia vita
lasciando di capire chi sono,
per quest'oggi
e per l' eternità.
Brunetta 1 novembre 2015
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Monologhi
martedì 20 ottobre 2015
Sento (L'Alba dell'Infinito)
Sento
L'odore del mare
che si infrange
sulla sera.
Sento
il rumore del vento
sugli alberi
piegati, pazienti alla
vita.
Sento
la vita che scorre
tra le mie dita.
Granelli di sabbia
giorni,
persone e parole.
Nuvole
che corrono
verso l'orizzonte,
mentre
sento,
intenso
l'Infinito.
l'Infinito.
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poesie preferite
domenica 11 ottobre 2015
Gomitoli di lana sulla strada statale 13 Pontebbana tra Moggio e Resiutta
Questa mattina al volante della mia auto,
incastonata
tra i colori grigi d'una giornata uggiosa
mi ha sorpresa un'onda chiara,
il lento e disordinato movimento
mi ha circondata.
Il belare disperato
d'una pecorella nel cercare il suo piccolo...
poi,
ritrovato,
mi ha fatto ancora ricordare
quanto grande è l'amore di una madre,
sempre in ogni specie
Come la nube
quando esce il sole
l'onda è scivolata oltre lo sguardo.
Io ho proseguito il breve viaggio.
Brunetta, 11 Ottobre 2015.
venerdì 9 ottobre 2015
Ora che so ( L'Alba dell'Infinito)
ORA
che i passi
si sono
fatti solitari,
ORA
che la neve
ricopre le mie tracce,
ORA
che so
cosa significa
un sorriso,
ORA,
proprio ora,
so dove è
la VERA felicità.
poesie di Marco
Ringrazio lucy venuta dal Nord
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poesie preferite
martedì 6 ottobre 2015
Sequenza di me
Catturare il tempo
quando sa di rugiada,
liberarlo la sera,
per sentirne
nelle piccole ore della notte la mancanza.
Vorrei assomogliare al fiore
Lui, non fa drammi quando deve appassire
o trasformarsi dal fiore in seme o dal seme in fiore.
Il fiore sa....
Intermittenze d'arcobaleni....
Dell'anima un respiro di pura consapevolezza.
Liberata la voce
ascolto questo suono.
Sottili strati d'aria
rendono tenue la tinta
come se ieri fosse domani,
un non sapere
fin dove andrà il suono
mi rende attenta,
e attendo
un nuovo giorno
fresco di rugiada e di celesti tramonti.
Brunetta, 6 Ottobre 2015.
giovedì 1 ottobre 2015
Uno sguardo ( L'Alba dell'Infinito)
Mi togliesti
il respiro
sfogliando
le pagine
della mia vita
con uno sguardo.
Poesie di Marco
Ringrazio Lucy venuta dal Nord
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domenica 27 settembre 2015
Al cavaliere
ma risplende il tuo volto.
E la notte è senza prodigi,
tu sei il mio sonno.
Il tuo occhio guizza come la stella cadente--
io formulo un desiderio.
Oro puro è il tuo riso, il mio cuore
s'alza in danza nel cielo.
s'alza in danza nel cielo.
Se viene una nuvola-
muoio.
muoio.
Else Lasker-Schuler
Rngrazio Lucy venuta dal Nord.
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domenica 20 settembre 2015
Potere
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mercoledì 16 settembre 2015
Notte di stelle (L'Alba dell'Infinito)
NOTTE DI STELLE
Fu una notte di stelle,
fu una notte serena,
come sono le notti,
dove impari
quanto sia profondo
l'INFINITO.
Immobile,
sospendo un sorriso
all'eternità
del cielo.
poesie di Marco
Ringrazio Lucy venuta dal Nord
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giovedì 10 settembre 2015
Di sera
D'un tratto dovetti cantare--
e non seppi perché.
Però la sera piansi amaramente.
Veniva da tutte le cose
un dolore che intorno andava--
--e si posò su di me.
Else Lasker-Schuler
Ringrazio Lucy venuta dal Nord
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sabato 5 settembre 2015
Dove eri? ( L'Alba dell'Infinito)
Dove eri
mentre cercavo
il Sacro Graal
tra i monti sublimi?
Dove eri
mentre
assetato d'amore
attraversavo il deserto?
Dove eri
mentre cercavo
tra le stelle
un messaggio
che mi riportasse a te?
Dove eri
quando vidi nascere
il Nuovo Anno
accovacciato sul Mondo?
Tu eri
parte di me
eri aria
che respiravo
eri cielo
che stupito
ammiravo.
Tutto eri,
tutto questo:
SOLE, NEVE
LAGO...
ALBA.
Eri il passato
e il mio presente,
tu eri L'AMORE.
poesie di Marco
Ringrazio Lucy venuta dal Nord
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martedì 1 settembre 2015
Un canto
acque ch'io devo piangere.
Vorrei spiccare il volo,
lontano con gli uccelli migratori;
respirare i colori del vento
dentro la grande aria.
Oh, io sono così triste -- --
Lo sa soltanto il volto nella luna.
Per questo intorno a me
v'è molto silenzio imminenza del giorno.
v'è molto silenzio imminenza del giorno.
Quando le mie ali si spezzarono
al tuo cuore di pietra
caddero dal roveto turchino
i merli come rose.
Il giubilo represso degli uccelli
vuol di nuovo cantare
ed io vorrei volare
lontano con gli uccelli migratori.
Ringrazio Lucy venuta dal Nord
.
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giovedì 20 agosto 2015
Ho sognato ( L'Alba dell'Infinito)
Ho sognato
di vivere sul filo
del tramonto.
Ho sognato
di amarti
per una volta sola,
mentre vincevo
il mondo
giocandomi
i sorrisi.
Ho sognato...
sognato
di sognare
un altro sogno.
poesie di Marco
Ringrazio Lucy venuta dal Nord
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sabato 15 agosto 2015
Ho visto
Ho visto un uomo
cercare disperatamente Dio.
Ho visto un religioso, in lotta,
per liberarsi di Lui.
Ho visto un'esile fanciulla
naufragare in un mare di piombo
nel tentativo di salvarsi
dall'isola del suo amato.
Non ho visto alcuno
raggiungere il suo scopo...
e tutti rimasero infelici e soli
mentre l'Amore,
con un tocco, li sfiorò
e passò oltre,
senza più tornare.
M.M.
mercoledì 12 agosto 2015
Segretamente di notte
t'elessi
e sono desta -- un fiore che ascolta
tra le fronde che mormorano.
Le nostre labbra stillano miele,
e sono in fiore le nostre notti splendenti.
Alla luce beata del tuo corpo
il mio cuore accende i suoi cieli.
Tutti i miei sogni pendono al tuo oro.
Io t'elessi fra tutte le stelle.
Else Lasker-Schuler
Ringrazio Lucy venuta dal Nord
Else Lasker-Schuler
Ringrazio Lucy venuta dal Nord
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lunedì 3 agosto 2015
Ho imparato
Ho imparato... che nessuno è perfetto... finché non ti innamori. .....
Ho imparato... che la vita è dura... ma io di più!!!
Ho imparato... che quando serbi rancore e amarezza la felicità va da un'altra parte.
Ho imparato... che bisognerebbe
sempre usare parole buone... perchè domani forse si dovranno rimangiare.
Ho imparato... che un sorriso è un modo economico
per migliorare il tuo aspetto.
Ho imparato...che non posso scegliere come mi sento... ma posso sempre farci qualcosa.
Ho imparato... che quando tuo figlio appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno... ti ha agganciato per la vita.
Ho imparato... che tutti vogliono vivere in cima alla montagna.... ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la
scali.
Ho imparato... che bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alla meta.
Ho imparato...che è meglio dare consigli
solo in due circostanze... quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.
Ho imparato...che meno tempo spreco...
più cose faccio.
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sabato 1 agosto 2015
Sono Cielo. (L'Alba dell'Infinito)
Se un sogno
dura
l'attimo
di un'alba.
Se sperare
è vincere
prima ancora
di aver giocato.
Se l'amore
che abbiamo dato
non si disperde,
ma anzi
si amplifica,
rigenerando
la nostra vita;
allora
io non sono
soltanto
una meteora,
ma sono
terra, sogno,
Cielo.
Sono Cielo:
un'alba
smisurata
di infinito.
poesie di Marco
Ringrazio Lucy venuta dal Nord
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domenica 26 luglio 2015
Silenzio (L'Alba dell'Infinito)
Resto nel silenzio
solitario nella sera,
il grillo che canta,
la nuvola colorata di rosso,
il sogno rubato del tempo,
la fragile promessa d'amore.
Resta il silenzio
come se avesse detto la parola fine,
come se non avesse più parole,
come il manto di neve,
che copre, colora di bianco
il ponte sospeso nel tempo.
Resto in silenzio
guardando
la prima stella che nasce.
poesie di Marco.
Ringrazio Lucy venuta dal Nord ....
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giovedì 23 luglio 2015
Vorrei, vorrei.
Vorrei essere l'acqua trasparente che ti gioca.
Vorrei essere la soffice schiuma che ti profuma.
Vorrei essere l'aria invisibile che ti accarezza.
Vorrei essere il rosso sole che ti colora.
Vorrei essere la nota d'un venticello che ti canta.
Vorrei essere il verde prato che ti respira.
Vorrei essere il rassicurante abbraccio che ti sostiene.
Vorrei essere il tuo Santo Angioletto,
per specchiarmi nella purezza dei tuoi occhi.
Vorrei, vorrei....,
ma sono solo una donna ,
che gioisce della Bellezza che Dio ci ha dato:
nell'immenso Dono della Vita.
Brunetta Sacchet 21 Luglio 2015
Vorrei essere la soffice schiuma che ti profuma.
Vorrei essere l'aria invisibile che ti accarezza.
Vorrei essere il rosso sole che ti colora.
Vorrei essere la nota d'un venticello che ti canta.
Vorrei essere il verde prato che ti respira.
Vorrei essere il rassicurante abbraccio che ti sostiene.
Vorrei essere il tuo Santo Angioletto,
per specchiarmi nella purezza dei tuoi occhi.
Vorrei, vorrei....,
ma sono solo una donna ,
che gioisce della Bellezza che Dio ci ha dato:
nell'immenso Dono della Vita.
Brunetta Sacchet 21 Luglio 2015
martedì 14 luglio 2015
Così ti ebbi.
Il corpo sottile, acerbo.
Giunonica, fiorita la volontà.
Così ti ebbi!!!
Nella mia giovinezza
riflessa nello specchio i miei occhi ti videro.
Brunetta Sacchet
Giunonica, fiorita la volontà.
Così ti ebbi!!!
Nella mia giovinezza
riflessa nello specchio i miei occhi ti videro.
Brunetta Sacchet
giovedì 9 luglio 2015
Emma e Mattia
La voce dei bimbi è un ode al cielo,
simile al ruscello che scorre fresco e chiaro.
Le menti innocenti sorridono senza inganno,
i loro dolci volti risplendono come arcobaleni.
Gli occhi belli dei bimbi sono estesi sul mondo,
lo innaffiano con stupore...
Le loro delicate anime sono leggere e si posano sui nostri cuori.
di mamma e papà sono la Luce, la Gioia e l'Amore!
Brunetta 5 luglio 2015
simile al ruscello che scorre fresco e chiaro.
Le menti innocenti sorridono senza inganno,
i loro dolci volti risplendono come arcobaleni.
Gli occhi belli dei bimbi sono estesi sul mondo,
lo innaffiano con stupore...
Le loro delicate anime sono leggere e si posano sui nostri cuori.
di mamma e papà sono la Luce, la Gioia e l'Amore!
Brunetta 5 luglio 2015
venerdì 3 luglio 2015
Piacere.
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