venerdì 18 agosto 2023

 



Non vergognarti mai per quella che sei,

per quello che dici, per come lo dici.

Sii ribelle come i tuoi capelli spettinati 

nelle prime mattine di maggio. 

Cibati di cose buone, di caramelle, ma non troppe, e di colori.

Perditi e ritrovati ogni volta che vuoi,

inseguiti anche in fondo alla notte se è necessario.

Tieniti per mano, che le tue sono le più forti.

Riempiti di storie, di immagini, di fotografie, 

di ogni tramonto guardato per caso,

di qualunque emozione caduta sul pavimento. 

Vai al mare, amalo nella sua profondità, che poi è uguale alla tua.

Mettici tutta te stessa e, se non bastasse, anche qualcosa in più. 

E sogna, sogna più che puoi, ad occhi aperti o chiusi, 

che non è vero che i sogni son fatti di vento.

Sentiti bella, anche se il mascara cola, 

anche e soprattutto nelle tue imperfezioni. 

Sei luce, come il sole alto dei mezzogiorno di agosto.

Credi sempre in qualcosa, in qualcuno. 

In te stessa, sempre.

Amati, nelle ore spente e poco piene.

Ascolta la musica, 

anche quando stendi i panni,

anche alle tre di notte.

Improvvisa qualche passo di danza, sola, 

nel buio dei tuoi pensieri.

Non sai tutto. Non puoi saperlo, 

non arrabbiarti, 

c'è ancora tanto da scoprire, nuovi cieli da guardare, 

altre favole da raccontare.

Non nasconderla la dolcezza di certi sguardi.

E se inciampi è solo perché guardi sempre più su, 

oltre le nuvole.

Sii buffa, stonata, inadeguata, ma terribilmente vera.

Cosi vera che della tua fragilità ne farai un vanto. 

E ti basta poco, poco così, 

per aprirti come una margherita alle prime luci dell'alba.

E sai amare così tanto da inventare altro amore, 

tanto da scoppiarti in petto.

Speraci sempre. Combatti per le tue idee e non chiedere mai scusa per queste.

Guarda oltre, non avere confini, né contorni.

Sii libera. Questo te lo auguro di cuore.

Non abbatterti se non piaci, se risulti troppo impegnativa, esagerata. Troppo te.

Ti senti diversa. Lo sei. Come ogni cosa unica e rara.

E hai carezze capaci di fermare il tempo, 

e poche parole, perché le più grandi si trovano nel silenzio. 

Sei semplice come i fiori improbabili che vanno a nascere sempre sul ciglio della strada. Sei tu!

Attenta al cuore. 

Mi raccomando, sempre in tasca, 

sempre a portata di mano, 

anche se trema,

anche se batte forte, anche se per un attimo si ferma.

Piangi, quanto e dove vuoi, come ti pare.

E sappi che la verità non è universale. 

Sii certa solo delle tue sensazioni, 

della pelle che parla e delle farfalle che si agitano nello stomaco. 

Ragiona e agisci senza mai tradire te stessa. 

Che dopotutto non sei affatto male.



- ( Scrittori di razza)


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