Io amo
con gli occhi
il pane
e con il garbo
delle mani.
Io amo il pane
oltre la ragione
perché lo spezzo
per me e mi fa
vedere gli altri
e lo dono
e sono felice
di lievitare
il prossimo
e me stesso.
Così la semplicità
si fa umile universo
nel mistero indecifrato
dell'amicizia e notti,
tempo d'impasto
e di misericordia.
E c'è il sale,
la farina
e tante altre cose
che non sappiamo,
forse la musica,
il testimone
da fatica
a fatica,
il sospiro del tempo
nella tavola imbandita
e il libro
con le parole
di mollica,
di morale nascosta
in ogni crosticina,
di olio santo
e il principio
di ogni patria
aperta al perdóno,
di mani linde
senza possedere
l'atto d'ammazzare.
Sentinella muta
di tutti i popoli
il pane è sospeso
tra le labbra e il cielo.
Io amo
la perseveranza
di ogni pane
e mi stupisco
e tutto si concilia.
Mario De Nardo.
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