È un tempo elastico, il mio.
Un tempo che scorre pur restando al mio fianco; un tempo che vive pur muorendomi addosso.
Un compagno loquace e ingombrante, o, a dirla giusta, uno stronzo più veloce di me .
E così scorre il tempo, mentre facciamo finta che ce ne sia ancora.
E scorre, mentre ci abbandoniamo alla convinzione di poter avere di meglio, quando il meglio ce lo siamo realmente lasciati alle spalle.
Scorre il tempo, mentre noi affondiamo nella monotonia .
Piccole cose che resistono al peso del tempo.
Esattamente qui, in quel margine, dove si annida un umanità da recuperare, fatta di dettagli secondari, di gesti marginali, che compongono, pezzo dopo pezzo, la trama di un anno appena giunto.
Ma forse non serve altro; in un giorno che pretende e poi raccoglie.
Che fa spazio senza dimenticare ciò che è già stato.
Un giorno che, mentre accade già scompare...
(Carlo Alberto Polverini)
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