Appena venuti al mondo, i piccoli scorpioni si arrampicano sulla schiena della madre, trovando lì il loro primo rifugio. Nei giorni seguenti, iniziano a nutrirsi… e lo fanno consumando lentamente il corpo di colei che li ha messi al mondo.
La madre, pur forte e capace di difendersi, non reagisce: accetta in silenzio quel destino, lasciandosi svuotare poco a poco, senza ribellarsi.
Con il passare del tempo, diventa sempre più debole, finché non riesce più a muoversi. I piccoli, ormai in grado di camminare da soli, continuano a nutrirsi di lei, fino a quando non rimane che il ricordo della sua forza.
Questa scena, dura e crudele, porta con sé un significato profondo. Anche i nostri genitori, fin dal primo giorno, si caricano sulle spalle il peso delle nostre vite. Lavorano, rinunciano, sacrificano sogni e forze per noi, spesso in silenzio, senza chiedere nulla in cambio.
Ma crescendo, presi dal nostro cammino, rischiamo di dimenticare quanto ci hanno donato. E forse, un giorno, quando ci ritroveremo nei loro panni, capiremo davvero il valore di quel sacrificio… e quanto sia prezioso restituire, almeno in parte, ciò che abbiamo ricevuto.
Perché l’amore vero non si misura in ciò che trattieni, ma in ciò che sei disposto a dare, anche quando sai che non ti tornerà indietro.
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