mercoledì 19 gennaio 2022

 Buongiorno a tutti voi. Oggi vi parlo di: Marcel Proust, che è stato uno scrittore e saggista francese considerato il maestro del romanzo moderno. Proust riceve un’educazione brillante e raffinata, circondato dall’amore dei sui genitori e di sua nonna. Frequenta ambienti mondani e i sui primi scritti preparano l’elaborazione dell’opera della sua vita: Alla ricerca del tempo perduto. Opera che è composta da sette romanzi a carattere autobiografico in cui i ricordi, il tempo e l’Arte sono temi ricorrenti. L’originalità di questo romanzo interminabile, “autobiografia fittizia” risiede nella sua costituzione: unione dei generi letterari, frasi lunghe, dialoghi senza punteggiatura, presenza massiva di parentesi e trattini (segno della distanza narratore-personaggi), cronologia scompigliata. Lo stile originale provoca fascino o rifiuto da parte del lettore. Alla ricerca del tempo perduto è simile a un romanzo di formazione, la “verità” viene conosciuta dal narratore nell’ultimo romanzo Il tempo ritrovato. Proust ha scritto anche una raccolta di poesie "I piaceri e i giorni", il suo primo libro (pubblicato postumo) è "Jean Santeuil", il saggio. E ora veniamo al suo pensiero riguardo alla scrittura: "Quando lavori per compiacere gli altri non puoi avere successo, ma le cose che fai per soddisfare te stesso hanno la possibilità di catturare l'interesse di qualcuno. Se vogliamo rendere la realtà sopportabile, dobbiamo tutti nutrire una fantasia o due. Per scrivere quel libro essenziale, un grande scrittore non ha bisogno di inventarlo ma semplicemente di tradurlo, poiché esiste già in ognuno di noi. Il dovere e il compito di uno scrittore sono quelli del traduttore. Un'ora non è solo un'ora, è un vaso pieno di profumi e suoni e progetti e climi. Solo con l'arte possiamo uscire da noi stessi, invece di vedere un solo mondo, il nostro, lo vediamo sotto molteplici forme. L'artista che rinuncia a un'ora di lavoro per un'ora di conversazione con un amico sa che sta sacrificando una realtà per qualcosa che non esiste. Non riceviamo saggezza, dobbiamo scoprirla da soli, dopo un viaggio attraverso il deserto che nessun altro può fare per noi, che nessuno può risparmiarci, perché la nostra saggezza è il punto di vista da cui arriviamo finalmente considera il mondo. La lettura è quel fecondo miracolo di una comunicazione in mezzo alla solitudine. Forse non ci sono giorni della nostra infanzia vissuti così pienamente come quelli che abbiamo trascorso con un libro preferito. L'unico vero viaggio, l'unico bagno nella Fontana della Giovinezza, sarebbe non visitare terre strane ma possedere altri occhi, vedere l'universo attraverso gli occhi di un altro, di cento altri, per vedere i cento universi che ciascuno di loro vede, che ognuno di loro è; e questo lo facciamo [con grandi artisti]; con artisti come questi voliamo davvero da una stella all'altra. Se sognare un po' è pericoloso, la cura non è sognare di meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo. Ma a volte l'illuminazione viene in nostro soccorso proprio nel momento in cui tutto sembra perduto; abbiamo bussato a tutte le porte e loro non si aprono sul nulla finché, alla fine, inciampiamo inconsciamente contro l'unica attraverso la quale possiamo entrare nel regno che abbiamo cercato invano per cento anni - e si apre." 



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