venerdì 28 gennaio 2022

Oggi vi parlo


 Buongiorno a tutti voi. Oggi vi parlo di: Andrzej Sapkowski, è uno scrittore polacco famoso principalmente per la serie di racconti fantasy con protagonista lo strigo Geralt di Rivia, da cui è stata tratta una serie di videogiochi iniziata con The Witcher nel 2007, un film e due serie televisive. Prima di diventare scrittore, Andrzej Sapkowski ha studiato economia e ha lavorato come rappresentante alla vendita per una società straniera. Sin da giovane si appassiona alla letteratura fantasy, specie ad autori quali J. R. R. Tolkien, Ursula K. Le Guin, Roger Zelazny, Michael Moorcock, Jack Vance, Stephen R. Donaldson e Marion Zimmer Bradley. Quando la celebre rivista fantascientifica polacca Fantastyka organizza un concorso letterario, decide di partecipare scrivendo il racconto Wiedźmin (Lo strigo). Il racconto ottiene l'attenzione inaspettata dei lettori polacchi e, spinto dalle loro richieste, Sapkowski decide di continuare a scrivere sullo strigo Geralt e di intraprendere la carriera di scrittore. Sapkowski ha vinto cinque premi Zajdel Awards, tre per i racconti Il male minore, La spada del destino e Nel cratere della bomba; e due per i romanzi Il sangue degli elfi e Narrenturm. Sapkowski ha vinto nel 2003 due premi spagnoli Ignotus: il premio per la miglior antologia con la raccolta Il guardiano degli innocenti, mentre con I Musicanti il premio per il miglior racconto di letteratura straniera. I libri di Sapkowski sono stati tradotti in ceco, russo, lituano, tedesco, spagnolo, francese, inglese, italiano, sloveno e portoghese. E ora veniamo al suo pensiero riguardo la letteratura: "Sai che cosa danno a un uomo gli studi universitari? La capacità di servirsi delle fonti. In ogni favola c’è un briciolo di verità. Amore e sangue. Hanno entrambi un immenso potere. Gli uomini amano inventare mostri e mostruosità. Così hanno l’impressione di essere loro stessi meno mostruosi. Quando bevono come spugne, imbrogliano, rubano, picchiano le donne con le briglie, fanno morire di fame la vecchia nonna, colpiscono con la scure una volpe presa in trappola o riempiono di frecce l’ultimo unicorno rimasto sulla terra, amano pensare che più mostruosa di loro c’è sempre la Mora che s’intrufola nelle casupole all’alba. Allora si sentono in qualche modo il cuore più leggero. E trovano più facile vivere. La conoscenza è un privilegio, e i privilegi si condividono soltanto coi propri pari."


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