Mi affascinano le persone vive
non le persone in vita,
quelle vive davvero
non quelle che trascinano il corpo
di posto in posto,
non quelle che si sentono
intrappolate nella carne
e incastrate dal mondo
ma quelle che considerano la pelle
il tetto di un tempio
e il cielo
un punto di salvezza
mi affascinano le persone vive
quelle vive davvero
che quando vedono un bambino
diventano un bambino
che quando vedono un vecchio
diventano antichi, si fanno orecchie pronte
ad accogliere secoli di storia,
che si siedono su una panchina
a studiare le colpe della guerra
il coraggio del partigiano
le tagliatelle segrete della nonna di sua nonna
non mi attira chi è in vita
mi attira chi si sente vivo
chi tiene al sole, chi mantiene il sacro,
chi vibra di fronte a una canzone d'impatto
chi trova occasione di gioco, di scherzo, di capriola
chi accarezza animali selvaggi
chi mangia frutta sopra l'albero
chi corre immediatamente all'impazzata
quando sente dire
chi arriva primo al lampione vince
chi abbatte il caso sorridendo a caso
a chi incontra per caso,
è così che si dà vita al fato:
stringendo amicizie, intrecciando amori
tessendo persone, vivendo buone solitudini
ma sentendosi legato a tutti
mi affascinano i vivi
non quelli che vivono
perché si sono ritrovati in mezzo all'esistenza,
mi affascinano i grati
i riconoscenti
i vivi veri,
non chi ha un cuore che batte
ma chi dà al cuore un motivo per farlo.
[Gio Evan]
al disegno il maestro Andrea Calisi